Altavilla Silentina, abusa per anni della figlia minorenne: condannato a otto anni

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Altavilla Silentina, abusa per anni della figlia minorenne: condannato a otto anni

Una storia dai contorni sfocati. Un incubo per una ragazzina di appena 14 anni. Lei per anni non era tranquilla tra le mura della propria abitazione. Ogni volta che tornava a casa ad attenderla c’era il padre. Quell’uomo che per anni ha abusato della figlia. Lei zitta. Aveva paura. Poi un giorno la svolta. Dopo i 18 anni il findazato la convince. Lei accetta. Raggiungono insieme la caserma dei carabinieri per raccontare tutto. I carabinieri si appostano. Aspettano. Raccolgono indizi. L’uomo viene arrestato e ieri, martedì, condannato. Tra l’arresto e la condanna anche la moglie parla con i militari. Anche lei parla di maltrattamenti.

La pena Otto anni di carcere per violenza sessuale nei confronti della figlia minorenne. Martedì mattina A.P., artigiano 48enne, è stato processato dal giudice Bruno De Filippis. L’avvocato ha consigliato il rito abbrevviato al colpevole in modo da risparmiare un terzo della condanna. La ricostruzione della storia è stata narrata dai banchi del tribunale dal pubblico ministero Elena Guarino che aveva chiesto una pena di nove anni per l’uomo.

Le parole del pm Una terribile storia di violenza familiare. E’ questo quelle che emerge delle parole pronunciate dal pm del tribunale penale di Salerno. Testimonianze agghiaccianti quelle della vittima. Costretta a rincasare sapendo di trovare un padre padrone. Le denunce per maltrattamento sono arrivate, in un secondo momento, anche dalla moglie. Ad Altavilla molti stentano a credere a questa storia. Quell’artigiano che tutti vedevano come un uomo garbato e rispettoso, ma poi tra le mura di casa avveniva la trasformazione.

La confessione L’abuso è partito nel 2005. La ragazza aveva 14 anni. L’uomo – ha raccontato lei stessa ai giudici – aveva sempre attenzioni particolari verso di lei. Poi la svolta: appena maggiorenne ha deciso di raccontare tutto ai carabinieri. Ad accompagnarla in caserma fu il suo fidanzato. Proprio il giovane le aveva dato il coraggio di andare a denunciare quanto accaduto. La ragazza riferì dei primi approcci sessuali pretesi dall’uomo quando era appena quattordicenne fino agli ultimi incontri che avvenivano in casa.

Le indagini Per mesi i carabinieri hanno svolto indagini sul posto, muovendosi con discrezione per non dare troppo nell’occhio, raccogliendo indizi sulla personalità dell’artigiano violento tra le mura domestiche e di indubbia moralità in pubblico. I carabinieri hanno interpellato anche i servizi sociali e sentito persone del luogo vicine alla famiglia. Dalle indagini serrate sono emersi elementi di colpevolezza a carico del 48enne altavillese che hanno consentito il suo arresto e martedì la condanna.

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