Stangata al turismo nel Cilento. Dal 12 dicembre nessun treno notturno dal Nord fermerà qui, con il silenzio colpevole degli amministratori locali

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Stangata al turismo nel Cilento. Dal 12 dicembre nessun treno notturno dal Nord fermerà qui, con il silenzio colpevole degli amministratori locali

Gli storici treni notturni che dal Nord portano, ancora per qualche giorno, migliaia e migliaia di turisti nel Cilento saranno soppressi a partire dal 12 dicembre. Questa la situazione allo stato attuale, nel mentre sono in corso infuocate trattative con il ministero e Trenitalia e nel mentre nessun amministratore del Cilento sembra accorgersi delle gravi conseguenze che ne deriverebbero sul già falcidiato comparto turistico della nostra zona. Strada spianata dunque per Trenitalia che sembra determinata ad andare avanti su una decisione che, oltre a lasciare a casa quasi mille lavoratori (diretti e indiretti), condanna all’isolamento un territorio intero che non ha altre risorse nè speranze a cui aggrapparsi se non a quelle del residuo comparto turistico. 

Nessun treno di notte Nessun treno notturno da Torino, nè da Milano nè da Venezia. Insomma nessun treno notturno dal Nord Italia che poi significa anche turisti austriaci, svizzeri, insomma d’oltralpe che, grazie a quei treni da decenni raggiungono le nostre zone. E nessun treno che, viaggiando di notte, fermi a Salerno, ad Agropoli, a Paestum, ad Ascea, a Vallo, a Pisciotta- Palinuro o a Sapri. E così l’ennesimo fendente è stato riservato a questo angolo del Sud, sempre più distante dal Nord, non soltanto geograficamente. 

Viaggare solo di giorno e al doppio del prezzo  Due Italie con due velocità diverse, questa la fotografia che si potrebbe scattare provando a sbirciare ai piani di sviluppo del trasporto ferroviario del Paese. Insomma non resta che l’alta velocità per chi dal nord vuole raggiungere il nostro sud, saltando però il Cilento e organizzandosi il viaggio soltanto di giorno. Infatti attraverso l’alta velocità si raggiungerà Roma e, di notte, da qui non si potrà che arrivare dritti dritti a Villa San Giovani: questi sembrano gli scenari che si stanno prefigurando in queste ore di trattative da parte di Filt Cgil, Fit Cisl, Ugl attività ferroviarie, Uil trasporti, Salpas, Fast trasporti con Trenitalia e il ministero dei Trasporti e che potrebbero essere confermate se non accade nulla di talmente importante da determinare un cambiamento nei piani di Trenitalia. Con l’ulteriore conseguenza di gravare anche economicamente sulle nostre popolazioni cilentane . 

I costi delle scelte di Trenitalia Quanto costa infatti andare dal Cilento al Nord oggi e quanto costerebbe se questi piani che a definirli diabolici sembrerebbe quasi minimizzarli, andassero in porto? 102 euro di alta velocità e il conto è bello che pronto. Queste le tariffe da Salerno a Milano, a fronte dei vecchi 63 euro per i treni notturni viaggiando in cuccetta (tariffa minima) o, per chi non poteva permettersela, a soli 47 euro viaggiando seduti. Pronta quindi la risposta alla crisi: un aumento quasi del doppio per raggiungere il nord del paese, a carico dei lavoratori e delle nostre famiglie di questo sud che scivola sempre più verso sud, fatto spesso di lavoratori e dipendenti che pagano le tasse e che sono sull’orlo del baratro economico. 

Amministratori: silenzio responsabile E i nostri amministratori? E il presidente della Provincia di Salerno? Cosa direbbero a riguardo? Quanto sono sensibili all’ennesimo schiaffo tirato dritto dritto alla faccia del Cilento? Quanto sono sensibili al problema di un Cilento aggredito nella sua anima più autentica, nel suo ventre sensibile che è il turismo? Sonnecchieranno ancora oppure proveranno ad imitare gli amministratori pugliesi che, animati di spirito di unità hanno affrontato di petto una situazione simile alla nostra portando a Roma una lunga rappresentanza di sindaci, sotto la sede delle Ferrovie dello Stato, con i loro gonfaloni, per difendere il diritto alla mobilità dei propri cittadini, attraverso una iniziativa lanciata dall’Anci Puglia a cui hanno partecipato rappresentanti provinciali ed anche la senatrice foggiana Colomba Mongiello, scongiurando così l’isolamento delle loro aree? Quali scenari dunque per la prossima stagione estiva? Se alla già nota crisi aggiungiamo un probabile dimagrimento di flussi turistici e l’aumento dei costi sui servizi che, in alcuni casi – come questo – raddoppiano, i risultati sono facilmente calcolabili. 

Il carico da cento di Monti Il decreto Monti mette il carico da cento alla ripresa di un sud poichè liberando risorse al trasporto pubblico locale che probabilmente sarà finanziato con le accise sui carburanti, resta sempre più scoperto il trasporto ferroviario, arteria vitale per questo lembo di terra sempre più dimenticato. 

E gli sprechi? Certo si risponderà che la colpa è dei tagli del governo. Delle risorse che quest’anno mancheranno a finanziare il servizio universale dei treni notturni. Ma come invece si risponde alla denuncia dei lavoratori sugli «sprechi di Trenitalia?». Eccone un esempio: «Del costo totale degli investimenti fatti per modernizzare la flotta delle vetture letto, circa il 90%  rimarrà ad arrugginire nei parchi ferroviari considerato che dal 2008 Trenitalia ha anche deciso di  eliminare la sorveglianza e la manutenzione delle stesse. La ditta incaricata al controllo per la manutenzione non li effettua da più di 4 mesi, quindi queste vetture, tuttora circolanti, sono sprovviste della manutenzione programmata con conseguenti  condizioni di degrado che l’utenza è costretta a sopportare nonostante il regolare pagamento del  biglietto ferroviario(arredamenti fatiscenti,impianti elettrici mal funzionanti ecc.)».

Il giornale del Cilento resta in attesa di risposte da parte degli amministratori Questo organo di informazione dei cilentani considera quantomeno doverose eventuali precisazioni, risposte o iniziative da parte dei sindaci cilentani, del presidente della Provincia e di tutti i rappresentanti politici di quest’area. Continueremo a fare il nostro dovere nei confronti dei cittadini cilentani, informandoli puntualmente sia dell’eventuale protagonismo e attivismo che dell’ eventuale assenza degli amministratori cilentani. E’ opportuno ricordare a chi amministra che per dimostrare che il Cilento non sia un votificio occorrono i fatti. I fatti oggi ci raccontano che quando si tratta di prendere i voti, quando si è alle vigilie elettorali, sono tutti presenti. Ma quando si stratta di difendere il destino di una comunità?  

Ecco le 10 domande a Trenitalia da parte dei mille licenziati

1.Perché Trenitalia dal 12 dicembre 2011 decide di cancellare i seguenti treni notte?

Intercity notte 782 Reggio Calabria (13,55) Milano (8,20); 

Intercity notte 785 Milano Centrale (23,00) Reggio Calabria (18,05); 

Exp notte periodico 1665 Torino Porta Nuova (21,45) Reggio Centrale (12,25); 

Exp 1926 Palermo Centrale (14,32) Milano Centrale (10,30); 

Exp 1927 Milano Centrale (20,15) Palermo Centrale (15,40); 

Exp 1943 Torino Porta Nuova (20,05) Palermo Centrale (17,40); 

Exp 1594 periodico – auto al seguito Reggio Calabria (16,15) Bolzano (10,10) 

Exp 1595 periodico – auto al seguito Bolzano (18,47) Reggio Calabria 

Exp notte 1641 periodico Milano centrale (22,15) Crotone (13,50); 

Exp notte 1644 periodico Crotone (18,25) Milano Centrale (10,05); 

Exp 1681 periodico auto al seguito Venezia Mestre (20,18) Villa San Giovanni 

(10,55); 

Exp 1682 periodico auto al seguito Villa San Giovanni (21,30) Venezia Mestre 

(13,12); 

Exp 1930 Palermo Centrale (15,32) Venezia S. Lucia (11,18); 

Exp 1931 Venezia S. Lucia (19,09) Palermo centrale (1410); 

IC periodici notturni su Venezia (1576/1579), su Milano (1616/1617 e anche 

quelli con il servizio delle auto al seguito su Milano S.Cristoforo – 1657/1660. 

   questi treni godono di coperture finanziaria fino al 31 dicembre 2011.

2.Con quale logica nell’attuale gara d’appalto, relativa ai collegamenti       

    nazionali, Trenitalia decide di istituire un solo polo logistico a Roma Termini

    accrescendo la crisi occupazionale nel settore?3.Da quale fonte trenitalia attinge le risorse per garantire i collegamenti 

    internazionali  verso  l’Austria, inseriti nell’attuale gara d’appalto relativa ai     

servizi universali coperti da risorse pubbliche?

4.Trenitalia come intende  garantire il diritto alla mobilità dell’utenza che 

    intende usufruire del servizio universale notturno da città o territori che non 

    saranno più coperti dai treni notte, specialmente nell’approssimarsi 

   del periodo natalizio?

5. A fronte dei numerosi tagli ai treni notturni con percorrenza nazionale,

    effettuati da Trenitalia,che fine  ha fatto la flotta costituita da circa 

    duecentocinquanta vetture letto recentemente ristrutturate con soldi pubblici

    dati alla stessa trenitalia ?

6.E’ vero che Trenitalia userà per la gestione dei treni notte con percorrenza

   internazionale e soggetti quindi a mercato parte della flotta di vetture letto 

   recentemente ristrutturate con soldi pubblici?

7.Per quale motivo Trenitalia, consociata alla multinazionale francese Veolia 

    Transdev, non si oppone alla scelta di Lsg  Sky Chefs affidataria del servizio 

    Venezia-Milano-Parigi e vv. che decide di assumere in territorio francese 50 

    dipendenti lasciando a casa i lavoratori italiani che da sempre hanno garantito 

    la scorta su questa tratta e su questo treno?

8.Quali sono i veri motivi per cui Trenitalia nell’acquisizione della Società 

    tedesca Arriva(Netinera)ha assorbito il personale viaggiante tedesco già in 

    forza?

9.Quali sono i veri motivi per cui trenitalia nel 2009 decise di risolvere la 

    criticità  occupazionale dei dipendenti dell’impresa italo-svizzera società 

    Cisalpino ricollocandoli nelle strutture del Gruppo F.S.?

10.per quale motivo Trenitalia non ha seguito la stessa logica di assorbimento e 

     ricollocazione nei riguardi dei lavoratori italiani dell’accompagnamento 

     notte nonostante che nel febbraio del 2005,in sede Ministeriale, concordò 

     una loro possibile ricollocazione presso le proprie strutture?

11.In piena crisi occupazionale nel settore dell’accompagnamento   

      notte,Trenitalia nel novembre 2009, si è  attivata per assumere mille       

      lavoratori di cui quasi la metà nel personale viaggiante,dimostrando 

      nuovamente non solo un completo disinteresse ma un palese comportamento 

      discriminatorio per i lavoratori dell’indotto ferroviario italiano ?

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