Cilento, scuole al gelo: studenti senza riscaldamenti. Scoppia la protesta

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Cilento, scuole al gelo: studenti senza riscaldamenti. Scoppia la protesta

«A mio avviso era opportuno chiudere tutte le scuole domani.Tante sono le abitazioni senza acqua e chi viene dai paesi vicini avrà difficoltà a raggiungere Vallo per via delle strade ghiacciate. Noto in queste situazioni una mancanza di semplice organizzazione sia da parte dell’amministrazione (di Vallo della Lucania ndr) che del Consac». Tra i primi a scrivere, lunedì sera, è Pietro Miraldi, consigliere di minoranza del Comune di Vallo della Lucania. Lo ha seguito a ruota una professoressa di Sapri che insegna a Vallo: «Il sindaco di Vallo della Lucania, a differenza di tanti altri sindaci, oggi ha voluto le scuole aperte. Risultato? Tubature dei riscaldamenti ghiacciate, aule gelide, mancanza di acqua, classi semivuote o vuote. Genitori che venivano a prendersi i figli protestando con il preside per l’inefficienza della scuola e professori che hanno rischiato la vita su strade ghiacciate per andare a far nulla». Duro lo sfogo della docente.

Da Vallo della Lucania ad Agropoli la situazione non cambia. Al liceo Alfonso Gatto, infatti, gli alunni hanno deciso di disertare le lezioni. «Questi sono pazzi – commenta un’alunna del Gatto – non ci sono i presupposti minimi per fare lezione. Cosa gli è venuto in mente? Perchè loro se ne devono stare al caldo seduti dietro le scrivanie e noi siamo venuti qui a gelare?». Ci sono all’incirca 7 gradi nei corridoi e poco più di 10 nelle classi. I rappresenti d’istituto hanno fatto visita al preside e oggi si recheranno in Comune per parlare con il sindaco o, almeno, con un assessore. Le scuole d’infanzia di Agropoli sono quasi deserte. I genitori hanno deciso di tenere a casa i propri bambini.

Niente lezioni, sempre a causa del freddo, anche per tanti studenti di Sapri e di Capaccio-Paestum.

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