Caso appalti truccati in Provincia: parla l’accusa:«Inchiesta scattò novembre 2009»

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Caso appalti truccati in Provincia: parla l’accusa:«Inchiesta scattò novembre 2009»

I militari dei vari distaccamenti dei carabinieri, nella mattinata del 12 giugno hanno compiuto un blitz in gran parte della regione Campania: all’alba hanno fatto visita alle province di Napoli, Caserta, Avellino e Salerno. Le persone arrestate sono quindici e l’operazione riguarda un’indagine su presunte manipolazioni agli appalti della Provincia di Salerno tra il 2001 e il 2008. In 8 anni sarebbero ben 130 le gare truccate, oltre 300 imprenditori campani risultano coinvolti nell’inchiesta della Direzione distrettuale antimafia di Salerno.

Inizio dell’inchiesta Già alla fine del 2009, i carabinieri del Ros e del Comando provinciale di Salerno effettuarono 12 perquisizioni, consegnando un contestuale avviso di garanzia ai dipendenti pubblici coinvolti nello scandalo. I militari su ordine della procura Distrettuale antimafia di Salerno avevano notificato dodici informazioni di garanzia ad altrettanti tecnici della Provincia che avevano ricoperto alternativamente il ruolo di direttore dei lavori, ovvero, di direttori operativi nell’ambito di numerosi lavori pubblici banditi negli ultimi dieci anni dall’Amministrazione, poichè ritenuti responsabili, a vario titolo, di concorso in corruzione, falso ideologico, abuso d’ufficio.

Le parole dell’accusa Secondo chi indaga, già allora, i dodici tecnici della Provincia di Salerno, nella loro veste di pubblici ufficiali ed agendo in concorso con imprenditori indagati, in cambio di somme di danaro, avrebbero compiuto atti contrari ai propri doveri d’ufficio, permettendo che i lavori fossero eseguiti da imprese diverse da quelle aggiudicatarie dell’appalto pubblico. Inoltre, avrebbero avallato il contenuto della relativa documentazione amministrativo-contabile, la cui redazione è di competenza esclusiva della Direzione dei lavori, apparentemente a loro firma ma in realtà stilata direttamente dagli imprenditori collusi.

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