Agropoli, Aima onlus: proseguono le attività presso l’oratorio Santa Maria delle Grazie

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Agropoli, Aima onlus: proseguono le attività presso l’oratorio Santa Maria delle Grazie

Proseguono le attività del centro di ascolto dell’Aima Onlus, l’associazione italiana malattia di Alzheimer, che sarà aperto il lunedì e il venerdì dalle ore 14.30 alle 17.30.
 
Professionisti ed esperti del settore accolgono le famiglie per dare informazioni sulla malattia e sulla gestione del paziente. L’iniziativa rientra nell’ambito del protocollo di intesa tra il comune di Agropoli e la sezione campana dell’Aima Onlus, per la promozione di azioni di sostegno assistenziale innovativo nei confronti di persone fragili, delle fasce più deboli, della non autosufficienza, in particolare delle persone affette da demenza. Ha come obiettivo la piena partecipazione dei cittadini alla vita pubblica, il sostegno e la valorizzazione dell’apporto costruttivo e responsabile del volontariato e delle associazioni.

Che cos’è l’Alzheimer Le caratteristiche cliniche della malattia possono variare notevolmente da soggetto a soggetto, tuttavia il più precoce ed evidente sintomo è in genere una perdita significativa della memoria che si manifesta all’inizio soprattutto con difficoltà nel ricordare eventi recenti e successivamente si aggrava con lacune in ambiti sempre più estesi. Oggi sappiamo che la perdita di memoria è la diretta espressione della perdita, nel cervello, di materia grigia, in particolari aree cruciali per i nostri ricordi, come l’ippocampo, una struttura cerebrale deputata espressamente alla formazione ed al consolidamento memorie. Spesso, a questo primo sintomo, si associano altri disturbi quali: difficoltà nell’esecuzione delle attività quotidiane, con conseguente perdita dell’autonomia; disturbi del linguaggio con perdita della corretta espressione verbale dei pensieri, denominazione degli oggetti oppure impoverimento del linguaggio e ricorso a frasi stereotipate.  Altre volte il sintomo che si associa al disturbo di memoria può essere rappresentato anche dal disorientamento spaziale, temporale e topografico. Frequenti sono anche alterazioni della personalità: più precisamente l’anziano appare meno interessato ai propri hobby o al proprio lavoro, oppure ripetitivo. La capacità di giudizio è diminuita spesso precocemente, cosicché il paziente manifesta un ridotto rendimento lavorativo e può essere incapace di affrontare e risolvere problemi anche semplici relativi ai rapporti interpersonali o familiari. Talvolta l’inizio della malattia è contrassegnato dalla sospettosità nei confronti di altre persone, accusate di sottrarre oggetti o cose che il malato non sa trovare. Nella grande maggioranza dei casi, solo a distanza di 1-2 anni dall’esordio della malattia il disturbo della memoria è tale che i familiari ricorrono all’aiuto di uno specialista perché i sintomi iniziali dell’Alzheimer sono spesso attribuiti all’invecchiamento, allo stress oppure a depressione.

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