Montano Antilia, 22enne marocchina chiusa in casa dal marito salva grazie ad un biglietto lanciato alla gdf

La giovane donna marocchina voleva tornare a casa nel suo paese di origine per riabbracciare i propri cari. Il marito, anche lui marocchino, aveva idee contrarie e quindi voleva restare a Montano Antilia. Per paura che la moglie fuggisse aveva chiuso l’unica via di accesso all’abitazione con una rete metallica alta almeno due metri. La donna stanca di stare rinchiusa a casa ha allertato la guardia di finanza. I militari si sono subito attivati ed una volta giunti sotto l’abitazione dei coniugi, hanno capito subito le difficoltà della donna che in lacrima ha gettato dal balcone un biglietto attraverso il quale richiedeva aiuto. A quel punto la squadra si è divisa: alcuni finanzieri hanno prestato soccorso alla donna, mentre altri hanno rintracciato il marito e lo hanno condotto presso l’abitazione per ricostruire quanto stava accadendo.

I finanzieri una volta entrati all’interno dell’abitazione si sono accertati delle condizioni di salute della 22enne e hanno constatato che l’unica via di accesso risultava chiusa dall’esterno e che al balcone era stata applicata una recinzione in rete metallica alta più di due metri. La giovane donna ha dichiarato di essere rinchiusa in casa da diversi giorni e di temere ulteriori privazioni da parte del marito che non accettava la sua intenzione di ritornare nel Paese di origine.

Una volta appurato tutto ciò, le fiamme gialle hanno informato la Procura e arrestato il marocchino per il reato di sequestro di persona perpetrato nei confronti della moglie. L’autorità giudiziaria ha disposto gli arresti domiciliari presso un luogo diverso dalla dimora abituale. Il marocchino è stato inoltre rinviato a giudizio direttissimo in virtù  della reale possibilità di reiterazione del reato e del grave pericolo per l’incolumità della donna.

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