Apertura del primo forum di Agenda 21 a Torre Orsaia

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Apertura del primo forum di Agenda 21 a Torre Orsaia

L’amministrazione comunale di Torre Orsaia ha disposto, per mercoledì 17 Aprile alle ore 17:00 presso l’aula consiliare, l’attivazione del processo di Agenda 21 Locale. L’Ente ha richiesto al GAL Casacastra di curare l’organizzazione del primo Forum comunale, avviando parallelamente anche il processo partecipativo preordinato alla formazione del Piano Urbanistico Comunale.

Il primo Forum, è dedicato a tutti gli attori locali che rappresentano gli interessi culturali, sociali ed economici di maggiore rilevanza del Comune: associazioni, imprese e privati cittadini potranno manifestare le loro esigenze, individuare i problemi che maggiormente vincolano lo sviluppo del territorio comunale, proporre le loro visioni ed indicare le opportunità.

Il sindaco Pietro D’Angelo, che presiederà il Forum, ha voluto attivare questo strumento di ascolto della cittadinanza allo scopo di aumentare le possibilità di ascolto e programmazione condivisa. All’incontro interverranno, per presentare i meccanismi di Agenda 21, il coordinatore del Gal Carmine Farnetano e il geologo del Gal che esporrà il sistema territoriale di Torre Orsaia.

L’occasione del Forum diventa anche il momento di presentazione del PUC, infatti, sono previsti gli interventi di Roberto Gerundo, Università degli Studi di Salerno, che parlerà del “Governo del territorio e processi di sviluppo intercomunale: la pianificazione strutturale in area vasta intermedia”, e degli Ingegneri Carla Eboli e Luca Castelluccio, che presenteranno le “Prime sperimentazioni di pianificazione strutturale intercomunale”. A seguire si raccoglieranno gli interventi dei presenti.

Il Forum rappresenta il primo passo del processo di Agenda 21 Locale di Torre Orsaia: seguiranno altri incontri di approfondimento e si approderà alla costituzione di un Forum territoriale al quale parteciperanno i rappresentanti dei 24 comuni dell’area del GAL. Obiettivo finale del processo è la redazione di un unico Piano di Azione Territoriale, che verrà presentato istituzionalmente ai livelli decisionali regionali, che a loro volta, avranno la responsabilità politica di assumerlo come strumento di pianificazione territoriale da cui partire per definire gli strumenti e le strategie più adeguate ai reali fabbisogni del Territorio.

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