Querelle infinita, Pd Camerota attacca ancora la discoteca ‘Il Ciclope’: «Doveva versare 150 mila euro di Tarsu»

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Querelle infinita, Pd Camerota attacca ancora la discoteca ‘Il Ciclope’: «Doveva versare 150 mila euro di Tarsu»

«Cittadini state attenti». E’ la scritta che in grassetto campeggia sul manifesto che è apparso mercoledì mattina a Camerota. Porta la firma del partito Democratico del comune e di due membri della maggioranza: Pierpaolo Guzzo e Vincenzo Del Gaudio. Nel mezzo dello scritto appare ancora una volta la querelle tra i membri del gruppo ‘Un’altra Camerota’, il parroco don Gianni Citro e la discoteca ‘Il Ciclope’. Dalle polemiche per la morte di Simone Pandolfi, il 21enne deceduto dopo aver trascorso una notte all’interno del locale, ora il Pd sposta l’attenzione su quei «150 mila euro» che a detta di chi firma il manifesto «non sarebbero stati versati nelle casse del Comune di Camerota». Ma questo è solo uno dei punti elencati. Il titolo della lista è: «Le ultime novità dell’amministrazione Romano-Troccoli». Poi un susseguirsi di «più» e «meno». Il Pd accusa l’amministrazione di «aver aumentato le tasse per i cittadini di Camerota», portando la Tasi all’aliquota massima. Al contrario, sempre a detta dell’opposizione, il Comune si sarebbe «dimenticato di un debito» che la discoteca ‘Il Ciclope’ avrebbe nei suoi confronti e che si aggirerebbe intorno ai «150 mila euro». Il manifesto continua: «Più indennità per assessori e consiglieri di maggioranza; più multe dei vigili urbani ai residenti; meno posti barca per i residenti; più degrado e abbandono».  Infine, in calce all’affisso, una frase per il prete e un «invito per i cittadini»: «Tutta la nostra vicinanza al parroco don Gianni Citro per il coraggio dimostrato nel denunciare situazioni poco chiare» e ai cittadini «aprite gli occhi prima che sia troppo tardi».

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