Vassallo e la denuncia delle strade fantasma nel Cilento, ora la procura vuole vederci chiaro

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Vassallo e la denuncia delle strade fantasma nel Cilento, ora la procura vuole vederci chiaro

Non c’è più Angelo Vassallo. Ha lasciato Pollica, la sua Pollica, e il Cilento. Ma la sua voce riecheggia ancora forte. Il suo grido di legalità, di libertà, ritorna nelle aule dei tribunali. Sono passati circa quattro anni da quando il sindaco pescatore, trucidato nella notte del 5 settembre del 2010 da nove colpi di pistola mentre rientrava a casa, racconta al pubblico ministero del tribunale di Salerno «presunti imbrogli nei lavori stradali sul territorio del Cilento». «Lavori pagati e mai realizzati», confessa Vassallo il 22 luglio del 2010. Secondo l’ex sindaco di Pollica «la scorsa giunta provinciale non portava a termine i lavori iniziati e finanziati». «Strade fantasma» vengono ora denominate da chi indaga. E le accuse di Vassallo entrano negli atti. Sono state, infatti, acquisite dal tribunale martedì e inserite nel fascicolo del dibattito. Il sindaco pescatore denunciò anche la «non facilità di accedere alle pratiche e agli atti dei lavori stradali». Vassallo parla di un «patto tra una cerchia di costruttori» e, alcuni di loro, sarebbero già imputati nello scandalo degli appalti truccati della Provincia e quindi nell’inchiesta denominata ‘Due Torri’. Sotto la lente di ingrandimento degli investigatori, ora sono finiti altri nomi che si vanno ad aggiungere nel calderone degli indagati.

Tra le «strade fantasma» segnalate da Angelo Vassallo, ci sarebbe anche quella che unisce Pollica con Casal Velino. Secondo il racconto depositato in procura, «Vassallo si recava spesso nei cantieri senza riscontrare avanzamenti dei lavori che intanto erano stati pagati». Al gip di Salerno l’ex sindaco descrive la Provincia come «un muro di gomma che dopo tante diffide mi ha fornito una sola copia dello stato di avanzamento dei lavori». Sono passati quasi quattro anni da queste deposizioni, ma nulla è cambiato. Il Cilento è ancora intrappolato nella ragnatela dei dissesti, delle frane, degli smottamenti. Ci sono interi paesi isolati dal resto della Provincia, autobus colmi di scolari costretti a percorrere tragitti tortuosi e lunghi. Ci sono ospedali difficilmente raggiungibili e spiagge paradisiache, vincitrici della Bandiera Blu, troppo distanti per molti. Quattro anni fa Angelo Vassallo aveva previsto tutto.

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Twitter @martinoluigi92

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