Castellabate: una petizione per de-equitalizzare il comune di Benvenuti al Sud

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Castellabate: una petizione per de-equitalizzare il comune di Benvenuti al Sud

Il movimento anti-equitalia di Castellabate lancia una petizione per chiedere al comune di non affidare più il recupero dei crediti ad Equitalia. «Una contribuente di Castellabate, nel 2009 quando per motivi di lavoro risiedeva al Nord, per gravi difficoltà economiche non riuscì a pagare 200 circa di mensa scolastica – spiega Giuseppe Russo il responsabile legale della sede di Castellabate -. A distanza di tre anni ha ricevuto una cartella di 890 euro. Se non era in grado di pagare prima 200 euro, figuriamoci adesso 890 euro. Quindi ho deciso di iniziare una petizione popolare per chiedere al comune di Castellabate di de-equitalizzarsi e far sì che nessuno dei miei concittadini possa ritrovarsi nella stessa condizione di questa signora». In merito, l’avvocato cilentano ha le idee molto chiare. «Se il comune di Castellabate rinunciasse ai servigi di Equitalia, – continua Giuseppe Russo – avrebbe maggiori possibilità di incassare le somme dovute da quei contribuenti che, esclusivamente per problemi economici, non hanno potuto pagare nel termine stabilito, ma che sarebbero ben lieti di pagare, seppure in ritardo, senza il terrore di ulteriori oneri economici come di solito avviene con le cartelle di Equitalia».

Quindi, la proposta è quella di raccogliere almeno 1.500 di firme da presentare al consiglio comunale per chiedere a chi di dovere di non servirsi più di Equitalia per i recuperi crediti. L’iniziativa, secondo Giuseppe Russo, dovrebbe essere affidata a soggetti privati che, convenzionati con l’ente comunale, si limiterebbero solo a chiedere il tributo non pagato con la sola aggiunta delle spese di notifica. «E’ importante – conclude il responsabile legale della sede cilentana – che l’ente venga incontro al contribuente. E’ necessario, dunque, che il comune di Castellabate rinunci a fruire dei servigi di Equitalia e affidi questo incarico a soggetti privati in grado di interagire con i contribuenti in difficoltà».

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