Agropoli: Trentova e Punta Tresino tra le “Meraviglie di Italia”

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Agropoli: Trentova e Punta Tresino tra le “Meraviglie di Italia”

Il riconoscimento. Trentova,  la baia  e il pianoro di Punta Tresino hanno ottenuto l’importante riconoscimento del «bollino» di «Meraviglia di Italia», nell’ambito del progetto realizzato dal Forum nazionale dei giovani. La candidatura del sito paesaggistico, patrimonio Unesco, è stata promossa dal Forum dei giovani di Agropoli.

La cerimonia. La cerimonia di consegna del «bollino» per le «Meraviglie» si è svolta giovedì 20 dicembre presso il centro congressi «Roma Eventi», nel corso di una solenne cerimonia alla presenza, tra gli altri, del consigliere nazionale delegato alla Cultura e Turismo del Forum nazionale dei Giovani, Carmelo Lentino.

Il progetto. In occasione dei festeggiamenti dei 150 anni dell’Unità d’Italia, il Forum nazionale giovani, ha promosso il progetto denominato “Meraviglia d’Italia”, con il patrocinio della Camera dei deputati, del ministro dei Beni ed attività culturali, del ministro della Gioventù e del ministro del Turismo, che ha previsto l’assegnazione del bollino di “Meraviglia Italiana” a siti paesaggistici, siti e beni culturali, oltre che manifestazioni della tradizione popolare. Il focus principale del progetto è la realizzazione di un itinerario con un alto impatto storico culturale, attraverso la selezione di 1000 tra le meraviglie italiane.

L’amministrazione di Agropoli. «Il riconoscimento – commenta il sindaco di Agropoli Franco Alfieri – deve essere per la nostra comunità non solo motivo di orgoglio, ma un’occasione ulteriore per proteggere e valorizzare un territorio ricco di suggestioni e incanto che solo madre natura può dare. Trentova e Punta Tresino rappresentano un vanto e una preziosa risorsa ambientale e turistica».

Soddisfazione è espressa anche dall’assessore con delega all’Informagiovani, Eugenio Benevento per «il lavoro e l’impegno del Forum Giovanile di Agropoli che si realizza attraverso azioni concrete orientate alla promozione del territorio», e dall’assessore all’ambiente, Massimo La Porta per «l’attenzione del mondo giovanile alla valorizzazione del patrimonio ambientale».

Per votare Trentova, la baia ed il pianoro Tresino è possibile collegarsi a: www.meravigliaitaliana.it

L’area di Trentova è tutt’oggi un paesaggio vivente. Testimonianza eccezionale di tante tradizioni culturali e di civiltà viventi e scomparse costituisce un esempio straordinario di paesaggio culturale. E’ il punto di arrivo di incantevoli percorsi di trekking che collegano gli approdi naturali della costa con la diroccata chiesa di san Giovanni il cui impianto è databile al 957. Il pianoro costiero chiamato anche Saùco, conserva un imponente muro di terrazzamento ben visibile dal mare, pertinente ad una villa romana di età repubblicana, costituito da blocchi di arenaria. Scavi della fine degli anni ’70 hanno portato alla luce, al di sotto del rudere di un casale settecentesco, alcuni ambienti della villa e numerosi reperti romani. Materiali greci, rinvenuti in più punti sono invece riferibili alle più antiche fasi di occupazione dell’area. Dal tratto di mare antistante provengono ancore arcaiche e romane ed anfore etrusche, greche, romane e tardo antiche, testimonianza dell’utilizzo continuato dell’approdo in diverse epoche ed attualmente esposti nel costituendo museo civico. Presso la suggestiva baia di Trentova sorge lo scoglio di San Francesco. Lo scoglio dove san Francesco parlò ai pesci, un luogo meravigliosamente mistico. Frate Francesco arrivò presso la suggestiva baia di Trentova, in compagnia di un confratello. Avevano predicato al popolo di Pollica e si apprestavano a risalire la costa. Non si hanno notizie su chi lo abbia ospitato sin dalle prime ore dopo il suo arrivo. Certo è l’umile frate una volta arrivato ad Agropoli, intese subito iniziare a predicare, pur accorgendosi dell’indifferenza nutrita nei suoi confronti dalle genti locali, ormai quasi irrimediabilmente scristianizzate. San Francesco si spostò su di un costone di roccia e iniziò a pregare con i pesci. Una moltitudine di pesci accorse così dalle immensità marine e si raccolse intorno all’improvvisato pulpito per ascoltare le parole del santo. Sullo scoglio una grande croce e una lapide con questa iscrizione “Da questo scoglio, sacro pulpito di fortuna, alla presenza di un popolo incredulo, nella primavera 1222, san Francesco d’Assisi parlò ai pesci. Un posto dove la natura si fonde col divino, regalando magiche emozioni.

 

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