Prostitute violentate sessualmente e rapinate: alla sbarra un 27enne

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Prostitute violentate sessualmente e rapinate: alla sbarra un 27enne

Violentò e rapinò alcune prostitute lungo la litoranea di Pontecagnano, chiesta la perizia psichiatrica per S.I., un macedone ventisettenne accusato del furto di alcuni cellullari, di due auto, di rapina e di violenza sessuale ai danni di alcune prostitute di Eboli e Salerno. Arrestato l’11 novembre dello scorso anno dai carabinieri di Buccino, dipendenti dalla compagnia di Eboli diretta dal capitano Alessandro Cisterinino, il macedone da circa un anno sta scontando gli arresti domiciliari presso la propria abitazione a Buccino, in attesa che venga emessa la sentenza definitiva che dovrà essere emessa dal Tribunale di Salerno. Un nuovo colpo di scena però, si è verificato ieri, durante il processo dinanzi al giudice del Tribunale di Salerno, Ornella Teresa Dezio: il presidente della prima sezione del Tribunale, riunito in composizione collegiale, ha vagliato la richiesta avanzata dai legali del ventisettenne, Pasquale Freda e Antonio Turco, che chiedevano una consulenza tecnica volta ad accertare le condizioni psichiatriche del macedone e la sua capacità di intendere e di volere. Venerdì prossimo, infatti, verrà conferito l’incarico al CTU che dovrà vagliare l’eventuale imputabilità del ragazzo macedone accusato di reati gravi. Il destino del giovane straniero dipenderà dunque dall’esito della perizia psichiatrica che è stata richiesta e stabilita dal giudice del Tribunale di Salerno, una prova che aprirà due scenari: in caso di esito negativo, il ventisettenne verrà condannato con la riduzione di un terzo della pena; in caso di esito positivo, invece, verrà assolto dalle pesanti accuse di violenza, rapina e furto. «Siamo soddisfatti dell’attenta valutazione del caso e delle nostre richieste – spiegano dopo l’udienza i legali dell cittadino straniero – Freda e Turco, difensori del macedone – in ogni caso, verrà svolto un lavoro di approfondimento sulla verità processuale. Ci auguriamo inoltre – concludono i due avvocati del ragazzo – che il processo si chiuda nel migliore dei modi per il nostro assistito». 

Fonte: La Città di Salerno

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