Sapri come Sala Consilina si oppone alla decisione del ministero della Giustizia. Del Medico: «Sede giudice di Pace resta qui»

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Sapri come Sala Consilina si oppone alla decisione del ministero della Giustizia. Del Medico: «Sede giudice di Pace resta qui»

I tagli alle spese pubblicano continuano ad incombere come un’ombra sul Cilento e Vallo di Diano. Dopo il caso del tribunale di Sala Consilina, che ancora tiene banco dopo tanti mesi, i cittadini del golfo di Policastro sono stati costretti ad unirsi per difendere la sede del giudice di Pace di Sapri. Il ministero della Giustizia, per ottimizzare la spesa, aveva deciso di accorpare la sede di Sapri con quella di Sala Consilina. Ma sono insorti politici e cittadini. Ai microfoni del giornale del Cilento parla il sindaco di Sapri, Giuseppe Del Medico: «E’ impensabile pensare che un cittadino debba andare fino a Sala Consilina o fino a Lagonegro per contestare una multa o per gestire una lite condominiale – afferma il primo cittadino – Insieme agli altri Comuni, quindi, abbiamo deciso di mettere a disposizione dell’ufficio di Sapri i nostri dipendenti comunali, con un aggravio minimo per le casse comunali».

Gli altri comuni che hanno detto si al sindaco saprese sono: Casaletto Spartano, Caselle in Pittari, Ispani, Morigerati, Santa Marina, Torraca, Tortorella e Vibonati. Tutti logicamente usufriscono della sede del giudice di Pace di Sapri. Ognuno di questi comuni contribuirà alle spese e alla gestione della sede. Sapri pagherà il 40 per cento delle spese annuali e metterà a disposizione i locali in via Crispi. «E’ fondamentale che l’Ufficio resti a Sapri – conclude Del Medico – il giudice di Pace è il primo presidio per i cittadini e noi non possiamo perderlo».

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