21 Ottobre 2025

«Nessun patto» e nessun entusiasmo: il Pd campano in cerca di equilibrio

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«Nessun patto» e nessun entusiasmo: il Pd campano in cerca di equilibrio

Nessun accordo con Elly Schlein, nessun entusiasmo per Roberto Fico. Il presidente della Regione Vincenzo De Luca resta fedele a se stesso: diretto e autonomo. Chi pensava a un governatore ammorbidito dall’investitura unitaria del figlio Piero alla guida del Pd campano, si è dovuto ricredere.

«Non rinuncerò mai a dire quello che penso», ha scandito De Luca, smontando l’ipotesi di un baratto politico con la segretaria dem. «È una versione semplicistica e strumentale: Piero ha 25 anni di militanza, non c’è nessun patto».

Sul nome di Fico, il giudizio è caustico: «Nessuno pone veti personali, ma è legittimo chiedersi se sia la scelta migliore puntare su chi non ha mai amministrato nulla». Una frase che vale più di un monito: il governatore riconosce la necessità di una coalizione progressista ampia, ma non intende concedere deleghe in bianco. «Prima di un programma di governo non esprimo consenso per nessuno».

Schlein, dal canto suo, rivendica la linea: «Il rinnovamento in Campania sarà sostenere una candidatura bella e fresca come quella di Roberto Fico. Tutti nel Pd devono essere responsabili». Una presa di posizione che mostra chiaramente come la segretaria consideri l’ex presidente della Camera il simbolo della svolta da proporre agli elettori campani.

Il quadro che emerge è chiaro: da un lato la volontà di Conte e Schlein di imporre un candidato di rottura, dall’altro l’ostinazione di De Luca a non cedere il ruolo di regista politico della coalizione. In mezzo c’è la partita del congresso regionale che è già blindato sul nome di Piero De Luca, unico candidato. La vera sfida sarà capire se le due linee – il rinnovamento promosso da Schlein e il radicamento che De Luca continua a rivendicare – riusciranno a convergere.

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