Truffe anziani, smantellata organizzazione tra Milano e Napoli: villaggio Cilento base operativa

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Truffe anziani, smantellata organizzazione tra Milano e Napoli: villaggio Cilento base operativa

Un’operazione della polizia, coordinata dalla procura di Milano, ha portato alla luce un vasto sistema di truffe ai danni di anziani che si estendeva dalla Lombardia alla Campania. All’alba sono scattate decine di perquisizioni tra Napoli, Caserta, Salerno e Milano, culminate con l’emissione di 77 misure cautelari.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, il gruppo criminale utilizzava tecniche collaudate come le false telefonate di “finti carabinieri” o “finti avvocati”, con le quali convincevano le vittime a consegnare denaro e gioielli per presunte cauzioni o emergenze familiari. In altri casi, gli anziani venivano ingannati con la truffa del “falso nipote”, che chiedeva soldi per ritirare un pacco o per risolvere problemi improvvisi.

A sorprendere gli inquirenti è stato il cuore operativo dell’organizzazione, scoperto nel Cilento, dove i vertici del gruppo avevano affittato un bungalow in un villaggio turistico. Anche durante le vacanze, infatti, i truffatori non interrompevano la loro attività: dalla spiaggia o dal loro alloggio, continuavano a telefonare alle vittime, coordinando i “corrieri” e gestendo i proventi illeciti.

Tra le figure centrali individuate c’è anche una donna di 73 anni, residente nel Milanese, incaricata di trasportare la refurtiva dalla Lombardia alla Campania. La pensionata, insospettabile agli occhi delle forze dell’ordine, viaggiava in treno con gioielli e contanti nascosti tra i bagagli.

Durante le perquisizioni, gli agenti hanno sequestrato 40 telefoni cellulari, cinque tablet, oltre 15mila euro in contanti e numerosi gioielli in oro, ritenuti frutto delle truffe.

Le indagini, partite da un episodio avvenuto a Genova e sviluppate grazie a un fitto lavoro di tracciamento dei contatti e dei flussi di denaro, hanno permesso di smantellare l’intera rete criminale, composta da quindici persone tutte di nazionalità italiana.

Ora, per loro, l’accusa è di associazione per delinquere finalizzata alla commissione di truffe aggravate ai danni di persone anziane.

Un’inchiesta che dimostra, ancora una volta, come la tecnologia e l’organizzazione logistica dei truffatori riescano ad adattarsi a ogni circostanza — persino a una vacanza estiva sulle coste del Cilento.

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