Campania al voto il 23 e 24 novembre 2025 per eleggere il nuovo presidente e rinnovare il Consiglio regionale, che resterà in carica per i prossimi cinque anni. La sfida politica si giocherà con una legge elettorale riformata (modifiche alla legge regionale 27 marzo 2009, n. 4, e alla legge regionale 7 agosto 2014, n. 16) approvata dal Consiglio regionale l’11 novembre 2024, che ridisegna la distribuzione dei seggi e i rapporti di forza tra maggioranza e opposizione.
Sistema proporzionale, modifiche al premio di maggioranza
Il sistema resta proporzionale con premio di maggioranza, ma le modifiche introdotte cambiano in modo sostanziale gli equilibri del futuro Consiglio. La novità più incisiva è l’abolizione del limite massimo del 65% dei seggi per la coalizione vincente. Finora, anche in caso di vittoria schiacciante, la maggioranza non poteva superare quella soglia. Con la nuova legge, invece, chi ottiene l’80% dei voti riceverà anche l’80% dei seggi. Resta la garanzia minima del 60%, a tutela della governabilità.
Soglia di sbarramento
Altra novità è la soglia di sbarramento del 2,5% dei voti validi regionali, valida per tutte le liste, anche quelle che sostengono il candidato presidente vincente. Chi non raggiunge quella percentuale resta fuori dal riparto dei seggi.
Voto disgiunto e preferenze di genere
L’elettore riceverà una sola scheda su cui potrà esprimere due voti: uno per il candidato presidente e uno per una lista provinciale. Resta ammesso il voto disgiunto: si potrà votare un presidente e, allo stesso tempo, una lista non collegata alla sua coalizione. All’interno della lista scelta sarà possibile esprimere fino due preferenze purché di genere diverso.
Consiglieri-assessori, arriva la “sospensione”
Una riforma di rilievo riguarda infine la posizione dei consiglieri nominati assessori. In passato erano obbligati a dimettersi, perdendo definitivamente il seggio. Con le nuove regole, invece, la nomina comporta solo la sospensione temporanea: il consigliere nominato assessore viene sostituito dal primo dei non eletti, ma potrà rientrare automaticamente in Consiglio in caso di uscita dalla Giunta.
In sintesi
La legge elettorale campana del 2024 non cambia il modo in cui si vota, ma incide sugli effetti del voto e quindi l’assegnazione dei seggi.


