29 Ottobre 2025

Animali riconosciuti esseri senzienti: cosa cambia per la tutela degli animali con la legge n. 82/2025

| di
Animali riconosciuti esseri senzienti: cosa cambia per la tutela degli animali con la legge n. 82/2025

Sono passati quasi quattro mesi dall’entrata in vigore della Legge 6 giugno 2025, n. 82, la riforma che ha rivoluzionato il Codice penale e quello di procedura penale in materia di reati contro gli animali. La legge, approvata definitivamente il 29 maggio e attiva dal 1° luglio 2025, ha introdotto pene più severe, nuove aggravanti, il divieto della catena e il riconoscimento degli animali come esseri senzienti, segnando un cambio di paradigma storico nella tutela animale in Italia.

Oggi, a distanza di mesi dall’entrata in vigore, emergono i primi effetti concreti sulle denunce, sulle indagini e sulla sensibilizzazione pubblica. Diverse procure italiane hanno già avviato procedimenti sulla base delle nuove norme, in particolare per maltrattamento, abbandono e traffico illecito di animali da compagnia.

Le principali novità in vigore da luglio

1. Animali riconosciuti come esseri senzienti
Il nuovo Titolo IX-bis del Codice penale tutela l’animale in quanto soggetto diretto di diritto, e non più solo per il sentimento umano verso di esso. Questa modifica è fondamentale per l’applicazione delle sanzioni e delle circostanze aggravanti.

2. Pene più severe e nuove aggravanti

  • Maltrattamento e uccisione di animali: arresto fino a 4 anni e multe fino a 60.000 euro nei casi più gravi.
  • Abbandono: fino a un anno di arresto e multa tra 5.000 e 10.000 euro; se avviene su strada pubblica o tramite veicolo, scatta la sospensione della patente fino a 12 mesi.
  • Diffusione online di maltrattamenti o commessi in presenza di minori: aumento della pena fino a un terzo.

3. Stop alla catena
Da luglio è vietato legare cani e gatti senza motivazioni sanitarie, con sanzioni da 500 a 5.000 euro. Le prime ispezioni delle ASL locali segnalano già numerose contestazioni, soprattutto nelle province del Centro e Sud Italia.

4. Traffico illecito di animali da compagnia
Basta oggi la mancanza di uno solo tra identificazione o certificazioni sanitarie per configurare il reato: le autorità sanitarie segnalano un aumento delle denunce e sequestri negli ultimi tre mesi.

5. Affido definitivo degli animali sequestrati
Il nuovo art. 260-bis del Codice di Procedura Penale consente ai giudici di affidare in via definitiva animali sequestrati a enti riconosciuti dal Ministero della Salute, evitando lunghe attese nei rifugi. Diverse associazioni denunciano però la lentezza nell’erogazione dei fondi e nella gestione della cauzione.

Prime criticità e osservazioni

Dopo mesi di applicazione, emergono ancora alcune criticità segnalate dalle associazioni animaliste:

  • La legge non impedisce l’identificazione dei cuccioli oltre i due mesi, creando potenziali margini per traffici illegali.
  • Mancano strumenti di monitoraggio centralizzato dei reati contro gli animali, rendendo difficile avere dati completi.
  • Nessun divieto di detenzione per chi ha precedenti penali gravi contro animali.

Uno sguardo al futuro

Con la legge n. 82 del 2025, l’Italia ha compiuto un passo storico nel riconoscere la dignità giuridica degli animali. Tuttavia, come confermano le prime denunce e le attività delle procure, la sfida più grande resta l’applicazione concreta e uniforme della norma sul territorio nazionale.

L’esperienza dei primi mesi dimostra che, seppur non perfetta, la riforma è già uno strumento potente per contrastare maltrattamenti, traffico e abbandono, mentre sensibilizza cittadini e autorità sull’importanza della tutela degli animali come esseri senzienti.

Consigliati per te

©Riproduzione riservata