2 Novembre 2025

Schiscetta, il pranzo da portare in ufficio

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Schiscetta, il pranzo da portare in ufficio

In India funziona da più di un secolo il sistema, denominato dabbawala, che porta ai mariti in ufficio il pranzo cucinato dalle mogli. Le scatole per il pranzo vengono ritirate a tarda mattinata, consegnate con biciclette e treni e restituite vuote nel pomeriggio. Uno dei film più amati degli ultimi anni, Lunchbox, uscito nel 2013, si è lasciato ispirare proprio da questo servizio, usato prevalentemente a Mumbai, per raccontare una storia di amore e di attenzione. Lei prepara tutti i giorni il pranzo al marito, lo impacchetta in una lunchbox e lo consegna a chi glielo porterà. Per un errore però il suo pacchetto comincia ad essere recapitato ad un’altra persona. Una cura per un uomo, diverso dal marito, che diventerà ben presto altro. Ma i colori intensi e sentimentali della Bollywood di grande incasso, sono solo il pretesto per introdurre la schiscetta, che negli ultimi anni ha registrato un vero e proprio ritorno sulla scena e negli uffici. Con il portavivande si ha il controllo completo del pasto: calorie, quantità e qualità degli ingredienti, ma soprattutto risparmio a fine mese. L’invenzione si deve ai milanesi dove ancora si usa ed è nel linguaggio comune. Studenti ed operai la portavano a lavoro e negli anni sono diventati milioni gli italiani che pranzano fuori casa con una certa continuità e preferiscono i sapori di casa ai freddi sushi e agli anonimi panini. Al riguardo sono stati scritti anche dei libri ed una ricerca recente spiega che il ritorno in auge della schiscetta dipenda, non tanto dalla nostalgia, quanto dalla crisi economica. Oltre alle tasche, sono aumentati anche coloro che per questioni salutiste preferiscono cibi di cui si conosce la provenzienza. L’invenzione del contenitore ermetico per trasportare le vivande è nata dopo un sobbalzo del tram nel tratto tra Nova Milanese e Milano. Erano gli anni del Dopoguerra. Il figlio di Renato Caimi, fondatore di un’azienda di design ideatore della schiscetta, racconta che suo padre era sul tram per andare a Milano a lavorare, quando la vettura ha preso un dosso e un pentolino con la minestra è caduto sul cappello di un viaggiatore. Così si è messo all’opera ed è nato così non solo un oggetto pratico, ma una abitudine, diventata negli anni un cambiamento sociale.

Il pranzo in ufficio può diventare il nemico numero uno della dieta, perché spesso con poco tempo a disposizione per preparare piatti sani, si tende a privilegiare cibi veloci e panini. Scegliere quelli giusti è importante, ecco alcuni consigli per i pranzi salutari. Lo stesso vale per il pasto a scuola, all’università. 

Innanzitutto è necessario alternare i cibi perché una dieta equilibrata necessita di proteine, legumi, carboidrati e chiaramente abbondanti dosi di frutta e verdure, privilegiando sempre quelle di stagione, magari come una centrifuga o spremuta nel caso di agrumi. Un consiglio è quello di recuperare gli avanzi del giorno prima, cucinare polpette, frittate, insalate di pasta fredda o riso, verdure bollite, optando sempre per prodotti locali e biologici.

Le ricette per la schiscetta calda o fretta sono numerose e vi proponiamo quelle più sfiziose ma anche comode da portare in ufficio, alcune preparate con ingredienti recuperati dalla cena del giorno prima.

La frittata è il primo piatto che viene in mente, perché si può prepararla con tutto quello che c’è: ad esempio aggiungete alle uova delle patate lesse, oppure le verdure saltate in padella, i resti di formaggi e salumi vari. Chi preferisce i sapori più leggeri può optare per una semplice aggiunta di prezzemolo e formaggio.

Immancabile in qualsivoglia pranzo in ufficio una ricca insalata di riso con pomodori e tonno. Ma anche nel riso ci si può mettere di tutto: mozzarella, prosciutto, funghi, uova strapazzate o anche semplicemente olio ed una grattugiata di limone.

Lo stesso vale per la pasta fredda. Per evitare che scuocia e diventi colla va scolata molto al dente, e poi passata velocemente sotto l’acqua fredda. Condite con olio extra vergine d’oliva e completate la ricetta aggiungendo pomodori, filetti di tonno, olive, formaggio fresco.

Se avanzano carne, pollo, tonno o ricotta potrete preparare delle polpette, vanno bene anche con le verdure, ad esempio con le melanzane. Basterà tritarle, aggiungere all’impasto del formaggio, e le uova e il gioco è fatto. Si conservano perfettamente e sono buonissime.

Anche con il pane secco, oltre alle polpette e ai ripieni, può essere utilizzato per la schiscetta. Basterà ammollarlo qualche minuto in acqua e condirlo con pomodori, cipolle, basilico, olio, e sale. Una classica panzanella.

Se in casa c’è una scatola di cous cous avrete il pranzo quasi pronto. Perché quello precotto cuoce in due minuti, poi si possono aggiungere verdure grigliate o legumi lessati.

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