4 Novembre 2025

Processo “Falesia”, Codacons Campania ammesso parte civile

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Processo “Falesia”, Codacons Campania ammesso parte civile

Il Codacons Campania ammesso, presso il Tribunale di Vallo della Lucania, come parte civile nel processo “Falesia” relativo al presunto danneggiamento di un tratto di costone roccioso tra Palinuro e Marina di Camerota, nel cuore del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni.

Da qui la richiesta del Codacons di chiarire chi avrebbe dovuto vigilare e se siano mancati controlli adeguati durante l’esecuzione dei lavori.

Il giudice Pellegrino ha riconosciuto la legittimazione del Codacons Campania, in linea con altri procedimenti analoghi che hanno coinvolto reati ambientali sul territorio regionale. L’associazione sottolinea come questo nuovo riconoscimento confermi il proprio ruolo «a tutela dell’interesse collettivo e della salvaguardia del territorio», ricordando che, sin dal processo sull’emergenza rifiuti dell’era Bassolino, ha contribuito «a diffondere una più forte coscienza ambientale» in Campania.

Secondo gli atti processuali, il costone roccioso in questione sarebbe stato oggetto di interventi con esplosivo e senza le necessarie autorizzazioni paesaggistiche e ambientali, arrecando un grave danno al contesto naturalistico riconosciuto come patrimonio UNESCO. Il sito in questione è inserito in un’area protetta e di pregio non solo ambientale ma anche turistico-sportivo. Il danno, quindi, non è solo paesaggistico, ma compromette la stabilità della falesia stessa e la fruizione in
sicurezza della zona.

L’Avv. Matteo Marchetti, Presidente Codacons Campania afferma: «Siamo orgogliosi dell’ammissione del
Codacons Campania a riprova del grande lavoro svolto dall’Ufficio legale nel corso di questi anni. Quanto
accaduto, a nostro avviso, non è solo inquinamento ambientale, ma molto altro ed è molto grave, nello stesso tempo, che coloro che dovevano controllare non hanno fatto nulla perché un pezzo di costa venisse addirittura abbattuto con la dinamite
» e continua: «ci auguriamo che il Parco del Cilento possa avere in futuro sempre maggiore attenzione da parte di chi controlla sugli abusi, sui disastri e sull’inquinamento ambientale e soprattutto che ci siano le giuste punizioni, una volta accertati tutti gli atti illeciti commessi».

L’Avv. Carlo Duccilli, in questo processo Dominus e Procuratore legale della parte civile Codacons Campania: «Siamo soddisfatti – ha dichiarato – che l’autorità giudiziaria abbia posto attenzione su un
problema che ha preoccupato l’intera comunità
».

L’Avv. Bartolomeo Lanzara, Presidente del Codacons Comuni Velini, che ha sostituito l’avv. Duccilli
nell’odierna udienza, afferma «Ci auguriamo che quanto accaduto a Camerota non si ripeta in altri comuni del Cilento. Ora si faccia chiarezza e giustizia».

«Grazie al pool di Avvocati – conclude l’Avv. Marchetti – che fanno del Codacons una delle Associazioni –
a detta della stampa- quotidianamente più impegnata nella difesa degli utenti e dell’ambiente
».

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