4 Novembre 2025

Se trovi un riccio ferito: cosa fare (e cosa evitare) per aiutarlo

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Se trovi un riccio ferito: cosa fare (e cosa evitare) per aiutarlo

Piccolo, timido e prezioso per l’ecosistema, il riccio europeo è uno degli animali selvatici più amati e riconoscibili dei nostri giardini. Ma può capitare, soprattutto tra la primavera e l’autunno, di trovarne uno ferito o in difficoltà. In questi casi, è importante sapere come agire correttamente: ogni gesto, anche se fatto in buona fede, può fare la differenza tra salvarlo o peggiorare la situazione.

Primo passo: osservare senza toccare

La prima regola è non prenderlo subito in mano. Avvicinati lentamente e valuta la situazione:
• se è immobile, tremante, visibilmente ferito o si aggira in pieno giorno, ha probabilmente bisogno di aiuto;
• se invece è attivo e si muove con decisione, meglio lasciarlo in pace, perché potrebbe solo essere in esplorazione o alla ricerca di cibo.

Se è ferito, come intervenire
1. Indossa dei guanti o usa un panno spesso: i ricci possono avere parassiti o reagire con piccoli morsi.
2. Sistemalo in una scatola di cartone con dei fori per la ventilazione e una coperta o asciugamano morbido.
3. Tieni l’ambiente caldo, ma non troppo: una borsa dell’acqua tiepida o una bottiglia avvolta in un panno può aiutare.
4. Non somministrare latte o pane — sono pericolosi per il loro apparato digerente. Offri solo acqua fresca o, in attesa dei soccorsi, un po’ di cibo per gatti o carne tritata cotta.
5. Chiama subito un centro di recupero per animali selvatici (CRAS), le guardie zoofile o il servizio veterinario dell’ASL. Questi enti sapranno come intervenire e dove portare l’animale.

Cosa non fare mai
• Non liberarlo in un luogo a caso, soprattutto se è ferito o debilitato.
• Non tentare di curarlo da solo: servono competenze specifiche e strumenti adeguati.
• Non tenerlo in casa come animale da compagnia: il riccio è una specie selvatica protetta dalla legge italiana (L. 157/1992).

Il riccio svolge un ruolo fondamentale nell’ambiente: controlla la popolazione di insetti, lumache e parassiti, contribuendo all’equilibrio degli ecosistemi. Proteggerlo significa anche tutelare la biodiversità dei nostri territori.

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