5 Novembre 2025

Mercato auto, ottobre in frenata: benzina e diesel in affanno, crescono ibride ed elettriche

| di
Mercato auto, ottobre in frenata: benzina e diesel in affanno, crescono ibride ed elettriche

Ottobre si chiude con il freno tirato per il mercato automobilistico italiano. Secondo i dati diffusi dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, lo scorso mese sono state immatricolate 125.826 nuove vetture, un dato che segna una leggera flessione dello 0,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
La situazione non migliora osservando l’intero arco dei primi dieci mesi dell’anno: da gennaio a ottobre le immatricolazioni si attestano a 1.293.366 unità, con un calo complessivo del 2,7%. Una frenata che conferma il distacco ormai strutturale rispetto ai livelli pre-pandemia, ancora lontani di circa il 20%.

Benzina e diesel in affanno

Il rallentamento interessa soprattutto le motorizzazioni tradizionali.
Le auto a benzina registrano un calo del 17% nel mese, mentre le diesel segnano una contrazione ancora più marcata, pari al 29%. Una tendenza che si conferma anche nel bilancio annuale: -16,9% per le benzina e -31,5% per le diesel nei primi dieci mesi del 2025.

L’ibrido continua a crescere

A sostenere il mercato sono invece le soluzioni ibride. Le mild e full hybrid registrano un incremento del 6,4% a ottobre, arrivando a rappresentare quasi la metà del mercato mensile (45,8%). Nel complesso dell’anno la crescita è ancora più evidente, con un +8,9% di immatricolazioni.

Elettriche e plug-in in risalita (grazie agli incentivi)

Importante anche la dinamica delle vetture ricaricabili (full electric e ibride plug-in), che a ottobre segnano un aumento complessivo del 64,9%, toccando una quota del 12,2% del mercato mensile.

Nel dettaglio:

  • Le elettriche pure (Bev) crescono del 24,9% nel mese e rappresentano il 5% del mercato.
  • Le ibride plug-in mettono a segno un balzo del 111,9%, attestandosi al 7,2% delle immatricolazioni mensili.

Una spinta legata soprattutto all’effetto incentivi: le prenotazioni del bonus ambientale, rese disponibili a fine ottobre, sono andate esaurite nel giro di poche ore, con oltre 55mila richieste. Un flusso che potrebbe riflettersi concretamente sulle immatricolazioni solo nelle prossime settimane.

Stellantis in controtendenza

Controcorrente il gruppo Stellantis, che a ottobre segna una crescita del 5,2% rispetto all’anno precedente, con una quota di mercato salita al 26,8%. Bene in particolare Fiat, Alfa Romeo e Lancia, mentre si mostrano più deboli le performance di alcuni marchi stranieri, tra cui Volkswagen, Audi e Renault.

Prospettive in chiaroscuro

Gli operatori del settore restano prudenti: secondo un sondaggio del Centro Studi Promotor, solo il 6% dei concessionari prevede un aumento delle vendite nei prossimi mesi, mentre il 66% teme ulteriori cali.
L’auto elettrica, sottolineano gli esperti, continua a essere acquistata soprattutto come seconda vettura, penalizzata da costi, infrastrutture di ricarica ancora insufficienti e autonomia percepita come limitante.

Il mercato dell’auto in Italia si muove, ma con un passo lento.
La transizione verso una mobilità più sostenibile c’è, si vede e cresce, ma procede ancora a ritmi lontani da quelli dei principali partner europei.

Consigliati per te

©Riproduzione riservata