La sciatica non è una malattia, ma un sintomo: un dolore che segue il percorso del nervo sciatico, il nervo più lungo del corpo umano, che parte dalla zona lombare e si dirama fino ai piedi. Per chi ne soffre, il dolore può variare da un fastidio costante a fitte lancinanti che limitano i movimenti quotidiani, rendendo banali gesti come alzarsi da una sedia o salire le scale una vera sfida.
Cos’è la sciatica e perché si manifesta
La sciatica compare quando il nervo sciatico viene compresso o irritato. Le cause principali includono:
- Ernia del disco lombare: il disco intervertebrale spinge sul nervo, causando dolore che si irradia lungo la gamba.
- Stenosi spinale: restringimento del canale vertebrale che comprime i nervi.
- Sindrome del piriforme: il muscolo piriforme nel gluteo comprime il nervo sciatico.
- Traumi o posture scorrette: cadute, movimenti bruschi o settimane di lavoro in posizione seduta possono scatenare o aggravare il dolore.
Il dolore tipico della sciatica è spesso descritto come lancinante, bruciante o formicolante, e può essere accompagnato da intorpidimento o debolezza muscolare nella gamba interessata. In alcuni casi, il dolore peggiora stando seduti, tossendo o starnutendo.
Sciatica e stagionalità: l’inverno può peggiorare i sintomi
La sciatica può manifestarsi in qualsiasi periodo dell’anno, ma durante l’inverno molte persone notano un aumento del dolore. Questo accade perché:
- Le basse temperature irrigidiscono i muscoli e le articolazioni, aumentando la pressione sul nervo sciatico.
- La ridotta attività fisica tipica dei mesi freddi indebolisce i muscoli di sostegno della schiena.
- Alcune posture adottate per proteggersi dal freddo o i capi pesanti possono favorire tensioni lombari.
Non si tratta quindi di una vera e propria stagionalità, ma di un fattore che può accentuare i sintomi in chi soffre già di sciatica.
Diagnosi: perché serve un’analisi accurata
Non tutti i dolori alla schiena sono sciatica. Per distinguerla è fondamentale la valutazione di un medico, spesso supportata da:
- Visita clinica: per valutare i riflessi, la forza muscolare e la sensibilità.
- Esami strumentali: radiografie, risonanza magnetica o TAC per identificare la causa della compressione nervosa.
Una diagnosi corretta permette di evitare trattamenti inutili e di intervenire con terapie mirate.
Trattamenti: dal conservativo all’intervento chirurgico
Il percorso terapeutico dipende dalla gravità dei sintomi:
- Terapie conservative
- Farmaci antinfiammatori e analgesici per ridurre dolore e infiammazione.
- Fisioterapia mirata per rinforzare i muscoli della schiena e migliorare la postura.
- Tecniche di stretching specifiche per alleviare la pressione sul nervo sciatico.
- Infiltrazioni
In alcuni casi, infiltrazioni di corticosteroidi possono ridurre l’infiammazione locale e offrire sollievo temporaneo. - Intervento chirurgico
Necessario solo quando il dolore è persistente e limita fortemente la vita quotidiana, o in presenza di complicazioni come debolezza muscolare grave o perdita di controllo della vescica.
Prevenzione: piccoli gesti quotidiani che fanno la differenza
Anche se non sempre è possibile prevenire la sciatica, alcune abitudini possono ridurre il rischio di comparsa o ricadute:
- Mantenere una postura corretta al lavoro e durante le attività quotidiane.
- Fare esercizio fisico regolare, concentrandosi su addominali e muscoli lombari.
- Evitare di sollevare carichi pesanti in modo scorretto.
- Curare il peso corporeo, riducendo lo stress sulle vertebre lombari.
La sciatica può essere debilitante, ma nella maggior parte dei casi si tratta di un disturbo gestibile e temporaneo. Con la diagnosi giusta, la terapia adeguata e alcuni accorgimenti quotidiani, è possibile ridurre il dolore e tornare a muoversi con serenità.



