18 Novembre 2025

Confisca da 3 milioni di euro nei confronti dell’ex assessore Ciro Barba: operazione della Direzione investigativa antimafia

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Confisca da 3 milioni di euro nei confronti dell’ex assessore Ciro Barba: operazione della Direzione investigativa antimafia

La Direzione Investigativa Antimafia ha eseguito un decreto di confisca emesso dalla Sezione Riesame e Misure di Prevenzione del Tribunale di Salerno, su proposta congiunta del Procuratore della Repubblica di Salerno, del Procuratore della Repubblica di Nocera Inferiore e del Direttore della DIA. Il provvedimento colpisce società, beni mobili e disponibilità finanziarie ritenuti nella titolarità o nella disponibilità di Ciro Barba, originario di Nocera Inferiore.

Barba, in passato figura politica del territorio – assessore alla Pubblica Istruzione tra il 1988 e il 1989 e ai Servizi Tecnologici tra il 1990 e il 1991 presso il Comune di Nocera Inferiore – è stato definitivamente condannato nel 1999 per estorsione e, nel 1997, condannato in primo grado per associazione mafiosa. Quest’ultimo reato è stato successivamente dichiarato estinto per prescrizione dalla Corte d’Appello di Napoli.

Il Tribunale di Salerno, con il decreto di confisca, ha confermato il giudizio di pericolosità del soggetto, ritenuto sia “generico” sia “qualificato”, ai sensi dell’art. 4, comma 1, lettera a, del Decreto Legislativo 159/2011. Tale valutazione era già stata riconosciuta in occasione del precedente decreto di sequestro preventivo. L’autorità giudiziaria ha inoltre confermato l’individuazione degli asset patrimoniali e finanziari riconducibili a Barba, che negli anni erano stati intestati a vari prestanome con l’obiettivo di eludere i controlli.

La confisca è scattata a seguito dell’accertamento della sproporzione tra il patrimonio effettivamente disponibile e i redditi dichiarati dal nucleo familiare. Il provvedimento ha colpito conti correnti, veicoli, terreni agricoli e la proprietà di cinque società, con sedi tra Campania e Toscana, attive nei settori agroalimentare e delle costruzioni residenziali. Il valore complessivo dei beni sottratti ammonta a circa tre milioni di euro.

L’operazione conferma l’impegno della Direzione Investigativa Antimafia e della magistratura nel contrasto all’accumulazione illecita di ricchezze e nel recupero dei patrimoni riconducibili ad attività criminali o a soggetti ritenuti socialmente pericolosi.

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