20 Novembre 2025

Un noir da non perdere: “Figli di un altro Dio”, il romanzo di Pasquale Sorrentino

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Un noir da non perdere: “Figli di un altro Dio”, il romanzo di Pasquale Sorrentino

Un omicidio che sconvolge un piccolo paese del Sud, un santuario secolare avvolto nel mistero, e una scia inquietante di bambini rapiti. È questo il triangolo drammatico che regge “Figli di un altro Dio”, il primo noir del giornalista salernitano Pasquale Sorrentino, pubblicato da Cafféorchidea nel 2023.

La vicenda si apre a Polla, centro del Vallo di Diano e paese natale dell’autore. Qui, il ritorno da Milano di un maestro dalla vita apparentemente ordinaria segna l’inizio di un enigma: l’uomo viene trovato ucciso, e l’armonia silenziosa del paese si frantuma. Le indagini vengono affidate alla tenente Eleonora Posca e al maresciallo Carmine Lupo, mentre il capitano Orsato concentra la sua attenzione su una serie di misteriosi rapimenti di bambini.

Due piste che sembrano correre parallele, ma che presto si intrecciano tra loro, conducendo i protagonisti in un vortice di eventi che scuote le fondamenta della comunità.

A fare da scenario, quasi un personaggio a sé, è il convento di Sant’Antonio, luogo sublime e carico di storia, che domina Polla e le sue giornate di quiete apparente. È all’ombra delle sue mura antiche che si incrociano segreti, paure e memorie, in un crescendo di tensione che tiene il lettore inchiodato pagina dopo pagina.

“Figli di un altro Dio” è un noir che dialoga con la tradizione del genere, ma che trova la propria originalità nello sguardo dell’autore: colto, attento, capace di intrecciare indizi, atmosfere e dialoghi dal ritmo serrato. Le storie di paese – quelle che passano di bocca in bocca, che mescolano superstizioni, verità taciute e ricordi – diventano parte integrante della trama, conferendo alla narrazione un respiro autentico e radicato nel territorio.

Sorrentino, giornalista e blogger, non è nuovo alle ombre del Sud: si occupa da anni di cronaca nera e giudiziaria, ha firmato inchieste sul malaffare del Mezzogiorno e collabora con Il Mattino e altre testate. È anche autore di trasmissioni d’approfondimento e anima la seguita pagina social “La Mosca del Mattino”, dove racconta il suo micromondo professionale e umano. Un bagaglio che si è tradotto (in questo esordio) in precisione investigativa, conoscenza dei meccanismi del crimine e un forte senso della realtà.

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