20 Novembre 2025

Capaccio Paestum, processo sui presunti appalti pilotati: in aula i testimoni chiave dell’accusa

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Capaccio Paestum, processo sui presunti appalti pilotati: in aula i testimoni chiave dell’accusa

Si è svolta questa mattina, presso il Tribunale di Vallo della Lucania, una nuova udienza del processo relativo ai presunti appalti pilotati nel Comune di Capaccio Paestum, un’inchiesta che negli ultimi anni ha acceso i riflettori sul funzionamento delle gare pubbliche nel Salernitano.

Davanti al collegio giudicante sono stati ascoltati due testimoni ritenuti centrali dalla pubblica accusa: Marco Aliberti, imprenditore e titolare della ditta invitata a partecipare al bando per la pubblica illuminazione oggetto dell’indagine, e l’architetto Nino Pagano, considerato uno dei testimoni chiave del procedimento.

Sul banco degli imputati figurano l’ex sindaco ed ex presidente della Provincia Franco Alfieri, la sorella Elvira Alfieri, l’ex staffista Andrea Campanile, il funzionario comunale Carmine Greco, oltre a Vittorio De Rosa e Alfonso D’Auria, già titolare e procuratore speciale della società Dervit. Tutti presenti in aula, accompagnati dai rispettivi difensori.

A condurre l’esame dei testimoni è stato il sostituto procuratore Luigi Spedaliere, titolare del fascicolo. Nel corso dell’udienza, l’attenzione si è concentrata in particolare sul ruolo di Pagano, già indicato dalla Procura come testimone cardine nella ricostruzione delle presunte irregolarità. Da quanto si è appreso, l’ex sindaco Alfieri avrebbe evitato qualsiasi interazione visiva con Pagano per l’intera durata della sua deposizione, un dettaglio che non è passato inosservato in aula.

Il processo proseguirà nelle settimane a seguire, quando verranno ascoltati altri testi e acquisiti ulteriori elementi utili alla ricostruzione delle presunte condotte di corruzione, falso ideologico e turbata libertà degli incanti contestate agli imputati.

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