2 Dicembre 2025

«Vorrei adottare un cane»: ecco come fare e a chi rivolgersi

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«Vorrei adottare un cane»: ecco come fare e a chi rivolgersi

Adottare un cane è un gesto che cambia la vita. Un atto di responsabilità ma anche di amore, capace di migliorare il benessere emotivo e quotidiano di chi decide di aprire la propria casa a un nuovo compagno a quattro zampe. Sono sempre di più le persone che scelgono l’adozione invece dell’acquisto, spinte dal desiderio di dare una seconda possibilità agli animali ospitati nei canili. Ma qual è l’iter da seguire e quali aspetti bisogna valutare prima di accogliere un cane?

Primo passo: rivolgersi a canili, rifugi e associazioni

Il percorso inizia con un contatto diretto con canili comunali, rifugi privati o associazioni animaliste presenti sul territorio. Queste strutture ospitano cani di tutte le età e taglie, spesso in attesa da mesi – se non anni – di una famiglia.

Molte realtà organizzano anche giornate di apertura al pubblico o eventi di sensibilizzazione dove è possibile conoscere gli animali, parlare con volontari ed educatori e capire meglio esigenze e caratteristiche di ogni cane.

Colloquio conoscitivo e preaffido

Una volta individuato un cane che suscita interesse, inizia la fase più delicata: colloquio conoscitivo con volontari o operatori, visita preaffido a casa del potenziale adottante. Lo scopo non è giudicare, ma garantire il benessere dell’animale e verificare che la nuova famiglia possa offrirgli uno spazio idoneo, stabilità e attenzione. È un passaggio che spesso intimorisce ingiustamente, ma che rappresenta una tutela per tutti.

Documenti e iter legale

Se la valutazione è positiva, si procede con: firma del modulo di adozione, che certifica il passaggio di responsabilità, microchip intestato al nuovo proprietario, eventuale registrazione all’anagrafe canina regionale Il cane viene affidato già vaccinato, microchippato e – quando possibile – sterilizzato.

Preparare la casa all’arrivo del cane

L’ingresso del nuovo amico in famiglia richiede alcuni accorgimenti: predisporre una cuccia o zona notte tranquilla, scegliere ciotole, guinzaglio, pettorina, giochi adatti, mettere in sicurezza oggetti fragili o pericolosi, stabilire fin da subito routine chiare (pasti, passeggiate, riposo)

Particolare attenzione va data ai cani adulti o provenienti da situazioni difficili, che potrebbero avere bisogno di più tempo per ambientarsi.

Il ruolo dell’educatore

Molti canili collaborano con educatori cinofili per facilitare l’inserimento del cane in famiglia. Una consulenza professionale, soprattutto nei primi mesi, può essere un supporto prezioso per comprendere linguaggio, bisogni e comportamenti dell’animale, evitando errori comuni.

Un impegno che dura nel tempo

Adottare un cane non è un gesto impulsivo né un regalo da fare alla leggera. È un impegno che durerà anni e che richiede: cura quotidiana, attenzione medica, educazione, disponibilità economica, tempo e affetto costante. In cambio, però, il cane offrirà compagnia, fedeltà e un amore incondizionato che resta per sempre.

L’appello dei volontari

I rifugi continuano a lanciare un messaggio semplice ma fondamentale: ogni adozione libera un posto e salva una vita. Il Natale e i periodi festivi registrano una crescita delle richieste, ma le strutture invitano a riflettere prima di compiere un passo così importante: non un capriccio, ma un atto consapevole. Adottare un cane significa accogliere un essere vivente nella propria famiglia. Un impegno, certo, ma soprattutto una gioia.

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