2 Dicembre 2025

ASL Salerno: assunti due psicologi nei Pronto Soccorso per prevenire aggressioni e gestire lo stress dei pazienti

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ASL Salerno: assunti due psicologi nei Pronto Soccorso per prevenire aggressioni e gestire lo stress dei pazienti

L’ASL Salerno rafforza il proprio impegno contro le aggressioni al personale sanitario e annuncia l’assunzione di due psicologi destinati ai DEA di primo livello dei principali Presidi dell’Azienda Sanitaria: Nocera–Pagani–Scafati, Eboli–Battipaglia–Roccadaspide, Vallo della Lucania.

La misura rientra nelle azioni adottate dalla Direzione Generale per contrastare episodi di violenza e comportamenti aggressivi che negli ultimi anni hanno messo a dura prova i Pronto Soccorso della provincia.

Ai due professionisti verrà affidato un ruolo cruciale: contribuire alla prevenzione delle aggressioni attraverso l’accoglienza dei pazienti e dei familiari, la corretta informazione sulle procedure e sui tempi di attesa, la presa in carico delle situazioni con risvolti psicologici o emotivi. Un intervento precoce, infatti, può evitare che situazioni di stress e paura degenerino in comportamenti violenti ai danni del personale sanitario.

La presenza della Psicologia di Base all’interno dei Pronto Soccorso rappresenta per l’ASL un punto di svolta. Il servizio fungerà da ponte tra ospedale e territorio, occupandosi di tutte le problematiche socio-sanitarie che non richiedono un intervento strettamente medico.

Il percorso assistenziale potrà quindi proseguire verso la rete territoriale e, successivamente, verso le Case di Comunità, secondo il modello previsto dal PNRR. In questa logica, la Psicologia di Base diventa anche un servizio-sentinella, capace di intercettare bisogni e fragilità prima che evolvano in emergenze.Il Pronto Soccorso viene definito dagli esperti un vero e proprio “porto urbano dell’emergenza-urgenza”, luogo in cui arrivano persone che vivono stati di forte stress, panico, paura e perdita di controllo.

Proprio qui una figura psicologica può fare la differenza: aiutando il paziente a elaborare un evento traumatico, sostenendo i familiari nei momenti di maggiore angoscia, gestendo il peso emotivo dei tempi di attesa, spesso causa principale delle tensioni.

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