Si chiude con trenta denunce l’indagine sugli episodi di violenza che, lo scorso 11 ottobre, trasformarono un tratto dell’autostrada A2 del Mediterraneo in uno scenario di guerriglia urbana. A conclusione di una complessa attività investigativa, la digos della questura di Salerno, in sinergia con gli uffici di Caserta e Catania, ha trasmesso una corposa informativa alla procura di Salerno e a quella presso il tribunale per i minorenni.
Nel mirino degli investigatori sono finiti i disordini avvenuti nel pomeriggio lungo la carreggiata nei pressi dell’area di servizio di San Mango Piemonte, dove entrarono in contatto le frange più violente delle tifoserie di Casertana e Catania. I gruppi di ultras erano di rientro dalle rispettive trasferte di Picerno e Giugliano in Campania quando, per cause ricostruite nel dettaglio dagli inquirenti, si verificarono violenti scontri.
Le fasi più concitate furono caratterizzate da aggressioni reciproche, con l’utilizzo di fumogeni, ordigni artigianali, mazze e altri oggetti contundenti. La situazione degenerò al punto da costringere al blocco temporaneo del traffico in entrambi i sensi di marcia, creando momenti di forte tensione e paura tra gli automobilisti rimasti intrappolati lungo l’arteria.
Tra i soggetti denunciati figurano anche due minorenni. Per tutti gli indagati, il questore di Salerno ha avviato l’iter amministrativo finalizzato all’emissione dei provvedimenti di Daspo, misura ritenuta necessaria per arginare il fenomeno della violenza legata al tifo organizzato.
L’episodio riaccende l’attenzione sull’importanza del controllo del territorio salernitano, crocevia obbligato per le tifoserie che si spostano tra Nord e Sud Italia. In questo contesto, la polizia conferma un livello di vigilanza elevato, con l’obiettivo di prevenire ulteriori turbative dell’ordine pubblico lungo le principali direttrici di transito.


