Il nuovo capo di Gabinetto del Presidente della Regione Campania sarà Francesco Comparone, napoletano, Consigliere parlamentare della Camera dei deputati.
«Il dottor Comparone è un professionista di alto livello. Nel suo curriculum vanta esperienze importanti sia in Parlamento sia al Governo. Il suo contributo sarà prezioso per affrontare le sfide che avremo davanti nei prossimi anni. Ringrazio l’Ufficio di Presidenza della Camera che ieri ha votato favorevolmente il distacco del dottor Comparone presso la Regione Campania», afferma il presidente Roberto Fico.
Intanto ieri mattina sono stati proclamati i 50 consiglieri regionali. Nell’auditorium della Corte d’Appello si sono ritrovati molti dei nuovi eletti per l’atto formale che chiude definitivamente la fase post-elettorale. Nessuna sorpresa: confermati tutti i nomi già emersi dopo il voto, senza variazioni rispetto ai risultati ufficiali.
Ora lo sguardo si sposta sull’avvio della legislatura. Il primo Consiglio regionale è stato convocato per lunedì 29 dicembre alle ore 11, primo lunedì dopo la settimana di Natale.
Se sul piano dell’Aula il quadro appare definito, ben più complessa è la partita che si gioca sul fronte dell’Esecutivo. La formazione della giunta del presidente Roberto Fico resta infatti avvolta da un evidente stallo, determinato da un intreccio di equilibri politici ancora lontani da una sintesi. I fronti aperti con gli alleati pesano sulle trattative, così come incidono le dinamiche interne ai partiti.
In particolare, a condizionare il percorso verso la composizione della giunta sono anche gli equilibri legati ai congressi provinciali del Partito Democratico, che rendono più fragile e articolata la mediazione politica. Un groviglio che rischia di accompagnare anche le prime settimane della nuova legislatura, mentre il Consiglio si prepara a insediarsi formalmente.
La seduta del 29 dicembre segnerà dunque l’avvio istituzionale del nuovo corso, ma il vero banco di prova per la maggioranza sarà la capacità di sciogliere rapidamente i nodi politici e dare alla Regione una giunta pienamente operativa.
