Rosso. Come il dolore. Rosso. Come la speranza. Rosso. Come una panchina costruita con le mani di chi sa cosa significa lottare. Lo scorso 16 dicembre il Tribunale di Vallo della Lucania ha ricevuto un dono speciale: una panchina rossa, simbolo contro la violenza sulle donne, costruita con le mani e il cuore dai pazienti della SIR di Castel Ruggero “Il Pettirosso”.
Nel laboratorio di falegnameria, guidato dall’infermiere Gerardo Tedesco e dalla collaboratrice Rosanna Brandi, il legno ha preso forma e colore, diventando un messaggio forte: “Non siete sole”. Un segno di speranza, un invito a riflettere, a riconoscere chi soffre, a non voltarsi dall’altra parte. Un piccolo gesto che parla più di mille parole.
Non è la prima volta che la Sir lascia il segno sul territorio: lo scorso anno una panchina simile era stata donata ai Carabinieri di Torre Orsaia. «Serve come invito a tutte le persone vittime di violenza, a ricordare che sul territorio troveranno sempre centri antiviolenza, stazioni dei carabinieri e della polizia e il presidio della Procura della Repubblica, pronti ad ascoltarli. I loro problemi potranno essere ascoltati», ha commentato il presidente del Tribunale, Vincenzo Pellegrino.
«La panchina è il simbolo di ricordare le persone che non ci sono più e lavorare affinchè il fenomeno scompaia. E’ un fatto di cultura ed educazione, per questo abbiamo voluto che oggi fossero presenti gli studenti del territorio», ha aggiunto Vincenza Cinzia Fragomeno, dirigente amministrativo del tribunale di Vallo della Lucania. «Per la Sir è un momento bellissimo – ha spiegato Caterina Speranza, referente della Sir – perché stiamo ospitano una ragazza vittima di violenza che si è dedicata molto a questa panchina. Lo ha fatto grazie all’aiuto prezioso dell’infermiere Gerardo Tedesco, che coordina il laboratorio di falegnameria, e della collaboratrice Rosanna Brandi».
«Un evento che avviene in un momento importante, alla vigilia dell’entrata in vigore dell’ultimo dei provvedimenti legislativi in materia di codice rosso e violenza di genere. Una riforma legislativa importante. E’ un fenomeno che purtroppo esiste ma c’è uno sforzo delle istituzioni e anche del legislatore per contrastarlo quanto più possibile», ha aggiunto il procuratore capo della Repubblica di Vallo della Lucania, Francesco Rotondo. «Siamo l’unico dipartimento in Italia – ha concludo Giulio Corrivetti, direttore del Dipartimento mentale dell’Asl Salerno – che ha strutture pubbliche a gestione diretta con il proprio personale. Nel resto d’Italia c’è solo una rete di strutture private. Nel dipartimento di Salerno abbiamo 140 posti letto in 13 strutture, la Sir di Torre Orsaia è un’eccellenza, per molti motivi, gli ospiti sono diventati utenti esperti che aiutano gli altri utenti».
Dopo la cerimonia, la giornata è proseguita con un convegno al Tribunale.


