29 Dicembre 2025

Saldi invernali 2026: in Campania si parte il 3 gennaio

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Saldi invernali 2026: in Campania si parte il 3 gennaio

Il conto alla rovescia è iniziato: con la chiusura delle festività natalizie tornano i saldi di fine stagione invernale, uno degli appuntamenti più attesi per chi vuole rinnovare il guardaroba risparmiando. Anche per il 2026 la data di avvio sarà in gran parte uniforme sul territorio nazionale, come raccomandato dalla Conferenza delle Regioni, che da tempo spinge per un calendario condiviso.

La regola generale prevede l’avvio il primo giorno feriale prima dell’Epifania. Quest’anno, però, scatta l’eccezione: quando quel giorno coincide con un lunedì, l’inizio viene anticipato al sabato precedente. È quanto accadrà in Campania, dove i saldi invernali prenderanno il via sabato 3 gennaio 2026 e dureranno fino a un massimo di 60 giorni. Le date sono fissate dalla Delibera di Giunta regionale n. 804 del 21 novembre 2025, approvata dalla Direzione generale per lo sviluppo delle attività produttive.

Come ogni anno, l’avvio degli sconti porta con sé entusiasmo, buoni propositi e la tentazione di acquisti impulsivi. Per evitare passi falsi, però, è utile conoscere in anticipo le principali regole che disciplinano prezzi, cambi, resi e modalità di pagamento.

Prezzi chiari e sconti reali

Anche durante i saldi la trasparenza resta un obbligo. I negozi sono tenuti a indicare in modo ben visibile il prezzo originario, quello scontato e la percentuale di ribasso. Lo sconto deve essere calcolato sul prezzo più basso applicato nei 30 giorni precedenti l’inizio dei saldi: una norma pensata per contrastare pratiche scorrette, come l’aumento dei listini poco prima degli sconti. Il principio è semplice: consentire ai consumatori di valutare con chiarezza la reale convenienza dell’acquisto.

Cambi e resi: cosa dice la legge

Sul fronte dei cambi, la normativa è meno rigida di quanto si pensi. Durante i saldi il negoziante non è obbligato ad accettare la sostituzione di un capo se la taglia non va bene o se il prodotto non convince più una volta arrivati a casa. La possibilità di cambiare l’articolo dipende dalla politica commerciale del singolo punto vendita, che può concederla, limitarla nel tempo o escluderla del tutto per la merce scontata.

Diverso il caso dei prodotti difettosi o non conformi: qui la legge tutela il consumatore, che ha diritto alla riparazione, alla sostituzione o al rimborso. Per evitare fraintendimenti, il consiglio resta sempre lo stesso: informarsi prima di acquistare sulle condizioni applicate dal negozio.

Anche per i resi, nei punti vendita fisici non esiste un obbligo generalizzato di accettazione in assenza di difetti. Quando previsti, spesso il rimborso avviene tramite buono spesa, da utilizzare entro una scadenza stabilita.

Pagamenti: carte sempre ammesse

Infine, capitolo pagamenti. Neppure il periodo dei saldi fa eccezione alle regole in vigore: i commercianti devono consentire l’uso di carte di debito, credito e strumenti di pagamento elettronici. Il contante resta ammesso, ma non può essere l’unica opzione disponibile. Un aspetto importante soprattutto nei giorni di maggiore affluenza, quando sicurezza e tracciabilità diventano un valore aggiunto per chi acquista.

In sintesi, saldi sì, ma con consapevolezza: conoscere date e regole è il modo migliore per trasformare lo shopping di inizio anno in un’occasione davvero conveniente.

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