A scuola senza smartphone, la novità si inserisce in una tendenza più ampia: il digital detox
| di Redazione
Un rientro a scuola un po’ diverso dal solito: quest’anno gli studenti delle superiori dovranno affrontare non solo libri e verifiche, ma anche la sfida di vivere la giornata scolastica senza smartphone. Una novità che, a ben vedere, si inserisce in una tendenza più ampia: il digital detox, cioè la disintossicazione dall’uso eccessivo di dispositivi elettronici.
Secondo gli esperti dell’Istituto Superiore di Sanità, oltre un adolescente su quattro soffre di una vera e propria dipendenza da smartphone. Effetti collaterali? Sonno disturbato, calo di concentrazione e rapporti sociali ridotti al minimo. Ma, dicono i ricercatori, bastano piccoli accorgimenti per invertire la rotta e riscoprire un uso consapevole del digitale.
Ecco alcune pratiche “anti-dipendenza” che stanno diventando trend anche fuori dalle aule: zone off-limits: niente telefono a tavola o in camera da letto. Creare spazi “smartphone free” aiuta a recuperare momenti di qualità con la famiglia o gli amici; micro-pause digitali: partire da mezz’ora al giorno senza schermi, da dedicare a sport, lettura o musica. Piccoli passi che fanno la differenza; notifiche sotto silenzio: lo smartphone può restare acceso, ma non deve comandare la giornata. Studio, sport e conversazioni meritano attenzione piena; regole per il sonno: schermi spenti almeno un’ora prima di andare a letto, per riposare meglio e affrontare le giornate con più energia; timer social: fissare un limite all’uso di app e intrattenimento digitale per allenarsi a gestire il tempo invece che subirlo.
Il messaggio dell’ISS è chiaro: non si tratta di demonizzare il telefono, ma di imparare a gestirlo con consapevolezza. E il divieto a scuola diventa così un’occasione per sperimentare un nuovo stile di vita: un insieme di abitudini e accortezze per riappropriarsi del proprio tempo libero.
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