A Vallo della Lucania va in scena “Tre Operai”: tra letteratura, questione meridionale, censura fascista e teatro

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A Vallo della Lucania va in scena “Tre Operai”: tra letteratura, questione meridionale, censura fascista e teatro

Oggi, sabato 28 giugno, alle 20:30 in scena al Teatro Giovanni Bianco di Vallo della Lucania, ex convento dei Domenicani, lo spettacolo Tre operai, con la regia di Mirko Ferra, tratto dal romanzo omonimo di Carlo Bernari del 1934. L’evento a ingresso libero, promosso dall’Associazione Culturale “Le Sette Porte”, permetterà così di riscoprire un importante testo della narrativa italiana della prima metà del ‘900, osteggiato alla sua uscita dal fascismo per gli scottanti temi sociali che affronta.

Proprio le misere condizioni operaie nel Sud Italia nel periodo in cui il fascismo si affermava sono lo sfondo sul quale si consuma la tragica vicenda amorosa di Teodoro, Anna e Marco, lavoratori sottopagati di una lavanderia a Napoli. Le loro speranze in un futuro migliore si scontrano con l’alienante realtà lavorativa, tra precariato e sfruttamento.

La forza del romanzo e della trasposizione teatrale a opera del drammaturgo, regista e italianista Enrico Bernard, figlio dello scrittore, consiste dunque nel denunciare questa piaga sociale raccontando il suo esacerbarsi nelle vite delle persone, soprattutto giovani, vittime sacrificali di un sistema in cui il lavoro diventa fonte di delusione invece che di gratificazione. Un discorso attuale, considerando che tale piaga salariale è, cent’anni dopo, ancora al centro del dibattito italiano.

Il discorso coinvolge in particolare il Meridione: territorio ricco di fascino ma ancora lacerato da contraddizioni, tra cui precarietà e insoddisfazione lavorativa. La cultura – nel caso specifico letteratura e teatro – può quindi stimolare la formazione di una più profonda coscienza sia individuale che collettiva su questi temi, rappresentando un’occasione per immaginare nuove possibilità.

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