13 Dicembre 2025

Aeroporto Salerno, Iannone: «I privatizzatori di meriti restano in silenzio?»

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Aeroporto Salerno, Iannone: «I privatizzatori di meriti restano in silenzio?»

«Non vorrei che, passata la fiammata elettorale, ci sia già un disimpegno sullo scalo di Salerno, Costa d’Amalfi e Cilento. Le preoccupazioni avanzate dalle associazioni di categoria e dal territorio vanno prese con la massima serietà. E’ assordante il silenzio di quelli che definisco i privatizzatori politici di meriti, quando c’é da fare passerelle, che però puntualmente scompaiono quando c’é da assumersi responsabilità. Già la settimana prossima sentirò’ Gesac ed Enac perché non possiamo consentirci alcun dietrofront o battuta d’arresto.» Lo dichiara il Senatore di Fratelli d’Italia, Antonio Iannone, Sottosegretario di Stato al Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

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Un progetto partito con grandi aspettative

Nonostante dati iniziali incoraggianti, l’aeroporto “Costa d’Amalfi e del Cilento” continua a perdere collegamenti. Nelle ultime ore EasyJet ha annunciato la cancellazione del volo Salerno–Milano Malpensa a partire dal 1° aprile 2026: dopo Londra, Berlino e Ginevra, anche il collegamento con il principale hub lombardo viene meno.

L’infrastruttura, al momento del rilancio, era partita con grandi aspettative. All’avvio delle operazioni lo scalo contava su un’offerta di 13 destinazioni, servite da Ryanair, EasyJet, Volotea e Universal Air. Durante il 2024 erano attivi sei collegamenti nazionali e sette internazionali, ai quali si erano aggiunte diverse rotte charter verso mete turistiche. Nel corso dell’anno erano poi entrate in vendita anche le tratte di Wizz Air e British Airways, portando a 16 il numero complessivo di collegamenti diretti.

Nonostante le condizioni tariffarie particolarmente favorevoli garantite dal gestore, Gesac, la domanda si è rivelata inferiore alle attese. Performance commerciali negative che hanno costretto tutte le compagnie aeree a rivedere drasticamente i propri operativi per evitare pesanti perdite di bilancio. Anche alcuni dei principali tour operator europei, che avevano programmato l’avvio delle attività nel 2025, hanno cancellato i voli e i pacchetti vacanza, rimasti in gran parte invenduti. Le cause delle difficoltà vengono individuate soprattutto nell’accessibilità dello scalo, ancora carente, e pesano anche l’inadeguatezza dell’offerta ricettiva e una notorietà della destinazione ancora limitata sui mercati turistici internazionali.

Negli ultimi mesi il trend negativo si è accentuato. Guardando al 2026, al momento restano attivi soltanto due vettori: Volotea, con collegamenti bisettimanali per Nantes e Lione, e Ryanair, che opererà su Bergamo tre volte a settimana e, con due frequenze settimanali ciascuna, su Vienna, Londra Stansted e Bruxelles Charleroi.

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