Si riaccende il dibattito sulla gestione della Posidonia spiaggiata ad Agropoli. A puntare il dito contro l’amministrazione è il consigliere comunale di minoranza Raffaele Pesce, che in un post ha criticato duramente le scelte compiute negli ultimi anni e l’uso dei fondi destinati al problema.
La scintilla è rappresentata dall’annuncio dell’arrivo di ulteriori 500 mila euro di finanziamento regionale, risorse che – secondo la linea seguita finora – dovrebbero essere impiegate per il consueto ammassamento annuale della Posidonia e per l’ormai consolidata pratica dell’affondamento in mare. Una soluzione temporanea che, a giudizio del consigliere, non affronta la questione in modo strutturale.
“Ad oggi – afferma Pesce – non sappiamo quale sia la strategia dell’amministrazione sul tema Posidonia”. La critica riguarda soprattutto la gestione economica dell’intera vicenda. Pesce elenca infatti le somme investite negli anni: «quattro milioni di euro di finanziamento per distruggere uno dei posti più belli di Agropoli (in realtà il fine vero era la creazione di un porto, tra l’altro non si spiega altrimenti la forma); trecentomila euro per una soluzione ( apertura varchi) dimostratasi inefficace; 500.000 regionali spesi per “limitare il danno”. ora altri 500.000 euro… “poi si vede”», commenta Pesce.
