Arco Naturale di Palinuro tra incanto e incuria: riaperto il luogo-simbolo, resta il problema del decoro

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Arco Naturale di Palinuro tra incanto e incuria: riaperto il luogo-simbolo, resta il problema del decoro

«Da anni ritorno con gioia in questa terra che considero una seconda casa, un luogo capace di offrire ogni volta emozioni nuove e scenari senza tempo. Quest’estate, in particolare, ho accolto con grande soddisfazione la notizia della riapertura e della messa in sicurezza dell’area dell’Arco Naturale: un simbolo non solo di Palinuro, ma di tutto il Cilento.» È l’incipit di un turista “di ritorno”. Ma sono anche le parole di tanti altri visitatori, altri turisti e perfino residenti. E non riguardano solo il lato positivo della riapertura di un luogo simbolo del Cilento.

Infatti la lettera così prosegue. «Accanto a tanta meraviglia, il visitatore si trova di fronte a una realtà che contrasta con l’incanto del panorama. La strada che conduce all’Arco, un tempo semplice via d’accesso immersa nel verde e affacciata sul mare, si è ormai trasformata in un parcheggio improvvisato, occupata da automobili e camper. File di veicoli invadono l’area, sollevando polvere, soffocando la vegetazione e offrendo un’immagine ben lontana dal decoro che un simile scenario meriterebbe. A peggiorare ulteriormente la situazione, lungo la strada compaiono rifiuti abbandonati, che deturpano il paesaggio e lasciano un senso di amarezza in chi raggiunge un luogo tanto celebrato. Lo scorso anno era stato collocato, all’inizio della strada, un cartello di divieto di transito; le auto che scendevano erano infatti poche. Ho chiesto informazioni in merito e mi è stato riferito, in maniera piuttosto vaga, che qualcuno avrebbe rimosso quel segnale

Nella missiva a cuore aperto si evidenza il paradosso. «Il contrasto è evidente: da una parte la natura grandiosa, resa finalmente fruibile in sicurezza, dall’altra il degrado di un’area che dovrebbe essere tutelata come biglietto da visita del territorio. Non si tratta solo di estetica, ma di rispetto per l’ambiente e per l’esperienza stessa del turista, che invece di avvicinarsi a piedi a un luogo sacro della natura si trova costretto a percorrere una strada trasformata in polveroso parcheggio e deturpata dall’incuria. Palinuro ha fatto un passo avanti importante nel restituire dignità all’Arco Naturale, ma occorre adesso compiere un salto di qualità nella gestione delle aree circostanti. Una regolamentazione più attenta dei flussi, la creazione di parcheggi dedicati lontano dalla costa e una maggiore cura della strada di accesso permetterebbero di armonizzare le esigenze del turismo con la tutela dell’ambiente. Perché la bellezza dell’Arco Naturale non può essere lasciata a metà: merita di brillare in tutta la sua purezza, senza essere soffocata dalla polvere, dai rifiuti e dal rumore dei motori.»

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