Si prepara un tavolo di lavoro per il rilancio del turismo. Scarpitta: sosteniamo il progetto “Camerota paese evento”

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Si prepara un tavolo di lavoro per il rilancio del turismo. Scarpitta: sosteniamo il progetto “Camerota paese evento”

Nel ventre molle di un’economia in crisi, in molti, su di un pezzo di terra campana mostrano attenzione e preoccupazione per il proprio futuro. Così comincia una nuova stagione che a Camerota, ha avuto il suo inizio non in un giorno preciso, ma in un’idea precisa. Come a seguire un percorso segnato da una sorta di salvifica profezia. Dietro ai piccoli progetti per rendere migliore il nostro presente e il nostro futuro e, di riflesso, la nostra vita ci sono spesso persone sconosciute che non esitano ad esporsi per ciò in cui credono. Tante volte lo fanno perché è difficile vedere ‘soggetti più autorevoli’, muoversi in tempo per arginare ciò che la gente teme di più.  Con discrezione e con tenacia, si muovono, danno l’esempio, credendo in ciò che sostengono senza alzare la voce, attirando l’attenzione. 
In seno al team dell’associazione Tuttinsieme, alla conclusione della due giorni di cultura e sport – dopo aver raccolto entusiasmo, apprezzamenti, lodi e stimoli, e dopo che  nell’arco di un anno hanno disposto una serie di  iniziative, quali “Camerota in fiore”,  “Natale tuttinsieme”, “Dai un passaggio alla solidarietà”, “I percorsi del gusto”e “la Corsa del Mito”-  ci si rende conto che si può realizzare su questo pezzetto di terra cilentana, quella salvifica profezia. E si genera l’idea “ Camerota paese evento”. 

Presidente Scarpitta, a Natale, l’associazione fu gratificata dal successo ottenuto per le iniziative attivate durante quel periodo e lei dichiarò questo al nostro giornale:
"Per noi è un punto di partenza, per affrontare i prossimi appuntamenti, ben più ambiziosi, con maggiore grinta e determinazione. Rinnoviamo il nostro invito ad aderire all’associazione Tuttinsieme, perché attraverso il protagonismo di tutti è possibile costruire il domani del nostro territorio …
Pare proprio che abbia mantenuto la promessa. Ma il suo appello ad aderire all’associazione per un protagonismo da condividere e per costruire un futuro al nostro territorio, è stato accolto come lei si aspettava?

C’è stata tutta la partecipazione, condivisione, disponibilità per realizzare quanto è avvenuto durante i due giorni della corsa del Mito.
Il sindaco, alcuni amministratori, forze dell’ordine, protezione civile, Pro loco, associazioni, imprenditori, singoli cittadini, di Camerota, di Centola-Palinuro e di S. Giovanni a Piro, si sono veramente dimostrati all’altezza, dandoci la loro massima disponibilità ad affiancarci ed è stato un enorme piacere per noi sentire la loro presenza.
Questo noi riteniamo però che non siano le risposte definitive che ci aspettiamo. credo che quello che è stato fatto con la manifestazione della corsa, debba trasformarsi in un progetto, dove la cittadinanza tutta entri in gioco per far diventare Camerota una città turistica. Chi si è defilato dall’impegno di questo percorso che tuttinsieme ha proposto e vuole da sempre, deve dimostrare subito qual è il suo vantaggio. Oppure deve dirci cosa intende fare mentre ‘la barca turismo Camerota’ va a fondo, quando sulla barca ci stiamo
tuttinsieme. Io sono molto preoccupato della crisi attuale, una crisi che penalizza Camerota ancor di più, rispetto ad altri luoghi di vacanza. Siamo lontani dai grandi centri, dalle vie di comunicazioni ferroviarie, aeroportuali e marittime. Siamo carenti di organizzazioni, di infrastrutture. Abbiamo solo il mare. Dobbiamo chiederci perché il turista di qualità debba scegliere Camerota, soprattutto pagando spesso più caro che altrove la sua permanenza qui. Non abbiamo altre chance che organizzare un progetto che deve coinvolgere tutti. E il progetto c’è, Camerota paese eventi. Un progetto che porti alla destagionalizzazione del turismo. Una nuova stagione creata da tanti eventi.

Abbiamo Il meeting del mare, ora la Corsa del Mito…

Questo progetto significa tante cose ancora da fare, salvaguardando le nostre bellezze, puntare su cose di qualità, sull’escursionismo, cacce al tesoro marino, gare di aquiloni, voli acrobatici, esaltare i nostri beni archeologici…E a questo ci vuole l’uomo esperto, il grosso manager che ci dovrà affiancare per indirizzarci e capace di creare una nuova immagine per il nostro territorio, alla stregua di altre rinomate località. Bisogna avere coraggio, non si può rimanere fermi. Bisogna quindi al più presto fare un tavolo di lavoro, dove invitiamo a partecipare tutti, istituzioni, imprenditoria, esperti del territorio, associazioni e semplici cittadini di buona volontà. Un tavolo, in cui ci siano quelli che vogliono bene al nostro paese.

Rimboccarsi le maniche, reagire programmando, organizzando e realizzando bene qualcosa di lodevole, in realtà produce tante cose favorevoli:  un ritorno di immagine per il territorio, un balsamico ottimismo, una solida economia generale. Soprattutto favorisce il  rendersi conto che aspettando il nulla si può morire di oblio. Ora serve solo decidersi e dire basta. Basta morire.

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