BMTA Paestum, il premio delle scoperte archeologiche cambia nome: intitolato a Palmyra
| di Redazione
La Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico e Archeo hanno inteso dare il giusto tributo alle scoperte archeologiche attraverso un Premio annuale, l’International Archaeological Discovery Award, che dalla prima edizione e fino al 2024 è stato intitolato a “Khaled al-Asaad”, Direttore dell’area archeologica e del museo di Palmira dal 1963 al 2003, che ha pagato con la vita la difesa del patrimonio culturale. Dopo dieci anni, il Premio è ora intitolato a “Palmyra” nel ricordo sia dell’hashtag “#Unite4HeritageforPalmyra” – simbolo della campagna di comunicazione della BMTA nel 2016, al fine di riportare l’attenzione sul sito archeologico per la sua ricostruzione e accompagnare la rinascita del turismo culturale in Siria – che del Gemellaggio firmato con Paestum nel 2018 (che sarà ratificato quest’anno alla presenza dei Ministri siriani della Cultura e del Turismo).
L’International Archaeological Discovery Award “Palmyra” è l’unico riconoscimento a livello mondiale dedicato al mondo dell’archeologia e in particolare ai suoi protagonisti, gli archeologi, che con sacrificio, dedizione, competenza e ricerca scientifica affrontano quotidianamente il loro compito nella doppia veste di studiosi del passato e di professionisti a servizio del territorio.
Il Direttore della BMTA Ugo Picarelli e il Direttore di Archeo Andreas Steiner hanno condiviso questo cammino in comune, consapevoli che “le civiltà e le culture del passato e le loro relazioni con l’ambiente circostante assumono oggi sempre più un’importanza legata alla riscoperta delle identità, in una società globale che disperde sempre più i suoi valori”. Il Premio, dunque, si caratterizza per divulgare uno scambio di esperienze, rappresentato dalle scoperte internazionali, anche come buona prassi di dialogo interculturale e cooperazione tra i popoli.
Pertanto, l’edizione 2025 dell’International Archaeological Discovery Award “Palmyra” -assegnato in collaborazione con le testate internazionali media partner della Borsa: Antike Welt (Germania), arCHaeo (Svizzera), Archäologie in Deutschland(Germania), Archéologia (Francia), Current e World Archaeology (Regno Unito), Dossiers d’Archéologie (Francia) – va alla scoperta “di un misterioso palazzo che richiama il mito del labirinto sull’Isola di Creta in Grecia”. Il Premio sarà consegnato a Lina Mendoni Ministro della Cultura e dello Sport della Grecia venerdì 31 ottobre alle ore 18, in occasione della XXVII Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, che si svolgerà a Paestum da giovedì 30 ottobre a domenica 2 novembre. Insieme al Ministro Mendoni, presente anche Olympia Vikatou Direttore Generale Antichità e Patrimonio Culturale.
Durante la costruzione di un nuovo aeroporto, sulla cima della collina di Papoura, a nord-ovest della città di Kastelli, è stato scoperto un monumento risalente a 4.000 anni fa, che si ritiene risalga alla civiltà minoica. L’edificio con mura circolari e stanze intricate, del diametro di 48 mt e con superficie di 1.800 mq, che si sviluppa in otto anelli, era adibito forse a funzioni religiose. La struttura circolare, che ricorda una gigantesca ruota, ha fatto scattare l’accostamento al mito di Arianna. La civiltà minoica, del resto, risale all’età del bronzo ed è sorta sull’isola di Creta circa dal 2.700 a.C. al 1400 a.C. e l’edificio si inquadra in un periodo importante di Creta, che vede nel giro di pochi decenni la nascita sull’isola di imponenti palazzi come quello di Cnosso e Festo. La presenza di molte ossa di animali, rinvenute tra i reperti di ceramica, suggerisce un uso per feste rituali, che prevedevano cibo, vino e altre offerte. E se i palazzi minoici erano disposti su planimetrie quadrate o rettangolari, la struttura scoperta è circolare, forma che si trova più spesso nelle tombe minoiche. Potrebbe essere, dunque, un tumulo con le strutture di rinforzo, che seguono il modello del cerchio con elementi circolari e a raggiera, che potevano dar luogo a diverse stanze. Il culto degli antenati e i rituali, che prevedevano l’utilizzo di tumuli, sono diffusi nella Grecia nell’età del bronzo.
La scoperta greca è risultata vincitrice anche dello “Special Award”, il riconoscimento assegnato online per il maggior consenso sulla pagina Facebook della BMTA.
Il rilancio della Siria parte da Paestum: i due Ministri della Cultura e del Turismo presenti alla XXVII BMTA
La Borsa ha da sempre al centro del dibattito il tema del dialogo interculturale e della cooperazione, mettendo a disposizione dei Paesi Esteri sin dalla prima edizione uno stand gratuito e presentando best practices, progetti e tavoli comuni, che ricevono annualmente grande attenzione dalle agenzie delle Nazioni Unite per la cultura e per il turismo – Unesco (Parigi) e Unwto, ora UN Tourism (Madrid), presenti spesso a Paestum con i loro vertici.
Dal 2015, a seguito della distruzione del sito archeologico di Palmira, la BMTA ha lanciato l’International Archaeological Discovery Award.
La Siria è stata espositore per la prima volta nel 2002 e Paese Ospite nel 2003; a Damasco, nel 2005, il Fondatore, Ugo Picarelli, consegnò il “Premio “Paestum” alla First Lady Asma al-Assad. Poi, nei periodi più difficili, dal 2011 al 2024, il dialogo fra Paestum e Palmira è stato sempre costante, grazie a Mohamad Saleh, ultimo direttore per il turismo del sito siriano, sempre presente nello spazio dedicato alla “sposa del deserto”, che la BMTA ha predisposto annualmente nel salone espositivo. Le due aree archeologiche hanno molto in comune, a partire dall’Unesco, che le ha certificate patrimonio dell’umanità, Paestum nel 1998 e Palmira nel 1980, che fu anch’essa parte dell’Impero Romano, fino alla conquista araba del 634 d.C..
A seguito della distruzione di Palmira del 2015, iniziata nel 2013 a causa della guerra civile, la BMTA nella XIX edizione del 2016 oltre a inserire nell’immagine coordinata la foto dell’area archeologica con l’hashtag “#Unite4HeritageforPalmyra”, che accompagnava l’appello internazionale del Direttore Generale Unesco Irina Bokova, si fece promotore dell’accordo di amicizia e gemellaggio, firmato il 29 ottobre tra la Città di Capaccio Paestum con il Sindaco Italo Voza, la cittadinanza di Palmira con Mohamad Saleh, il Ministero del Turismo della Siria con il Direttore Marketing e Promozione Barsek Bassam alla presenza del Fondatore della BMTA Ugo Picarelli, preludio al gemellaggio ufficiale, firmato il 16 novembre 2018 in occasione della XXI edizione dal Sindaco di Paestum Francesco Palumbo e dal Presidente della Camera di Commercio del Turismo Siriano Mouhamed al Khaddour, alla presenza di Irina Bokova, Paolo Matthiae, Sackona Phoeurng Ministro della Cultura del Regno di Cambogia, Azedine Beschaouch Segretario Scientifico del Comitato Internazionale di Coordinamento per la Salvaguardia e lo Sviluppo della Cambogia e già Ministro della Cultura della Tunisia, Mounir Bouchenaki Consigliere Speciale del Direttore Generale Unesco e già Vice Direttore per la Cultura, Fabrizio Parrulli Comandante Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale.
Il nuovo governo della Siria riparte da Paestum con uno spazio di ben 24 mq e la Conferenza, sabato 1 novembre alle 11.30,“Syria: Cradle of Civilization – Tourism and Culture Renaissance Slogan: Historical Memory… Future Prospects” con la partecipazione di Mazen Al Salhani Ministro del Turismo, Mohammed Yassin Saleh Ministro della Cultura, Faraj Al KoskoshVice Ministro del Turismo, Anas Haj Zeidan Direttore Generale Antichità e Musei, Mohamad Saleh Esperto Internazionale in Turismo e Cultura.
Inoltre, la Siria sarà protagonista anche nella Conferenza a cura del MAECI Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e dell’AICS Agenzia Italiana per la Cooperazione allo Sviluppo, venerdì 31 ottobre alle ore 15.30, con la sede AICS di Beirut, che ha competenza anche sulla Siria: saranno presentati due interventi realizzati in collaborazione con Terre des Hommes Italia e COSV (Coordinamento delle Organizzazioni per il Servizio Volontario) sul Museo di Aleppo, con programmi di supporto psicosociale per minori, visite guidate e corsi di formazione per giovani e studenti, e sulla cittadella di Damasco, oggetto di precedenti interventi italiani e oggi al centro di un nuovo progetto di restauro e valorizzazione con fondi UE (DG-MENA, Direzione Generale della Commissione europea dedicata al Medio Oriente, Nord Africa e Golfo) e Farnesina (DGAP, Direzione Generale affari politici e di sicurezza).
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