Scatterà alle 7 di martedì 18 novembre la finestra per richiedere il nuovo Bonus Elettrodomestici, l’incentivo pensato per favorire la sostituzione degli apparecchi domestici energivori con modelli più efficienti. Le richieste potranno essere inviate tramite l’app IO oppure attraverso il sito ufficiale bonuselettrodomestici.it, accedendo con SPID o carta d’identità elettronica.
La misura, finanziata per il 2025 con uno stanziamento di 48,1 milioni di euro del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, prevede un contributo sotto forma di voucher fino al 30% della spesa sostenuta. L’importo massimo è di 100 euro per nucleo familiare, che sale a 200 euro in presenza di un ISEE inferiore a 25 mila euro annui. Il buono, assegnato in ordine cronologico di domanda fino all’esaurimento delle risorse, dovrà essere utilizzato entro 15 giorni: allo scadere, verrà annullato e rimesso a disposizione di altri richiedenti.
Come funziona il bonus
Il contributo è destinato ai cittadini che sostituiscono un vecchio elettrodomestico con uno nuovo a più alta efficienza energetica. Per ottenere l’incentivo, sarà necessario consegnare al venditore l’apparecchio dismesso, che dovrà essere smaltito correttamente.
L’agevolazione – applicata direttamente come sconto in fattura – riguarda sette categorie di prodotti realizzati in stabilimenti dell’Unione europea:
- lavatrici e lavasciuga almeno in classe A
- forni di classe A o superiore
- cappe di classe minima B
- lavastoviglie almeno in classe C
- asciugabiancheria di classe C
- frigoriferi e congelatori almeno in classe D
- piani cottura conformi al Regolamento UE 2019/2016
Il bonus non è cumulabile con altre agevolazioni sugli stessi acquisti, compreso il bonus mobili legato alle ristrutturazioni edilizie.
Come si presenta la domanda
Ogni nucleo familiare può richiedere un solo voucher. Durante la procedura, il richiedente dovrà dichiarare di possedere un elettrodomestico da rottamare appartenente alla stessa categoria del prodotto da acquistare. Chi intende ottenere il contributo maggiorato dovrà inoltre indicare il valore ISEE.
Se i fondi si esauriranno, le domande successive verranno inserite in una lista d’attesa: potranno essere soddisfatte solo se alcune istanze già approvate non andranno a buon fine.
Il ruolo di produttori e venditori
Invitalia è il soggetto incaricato di gestire l’istruttoria delle domande, mentre PagoPA cura la piattaforma informatica.
- Produttori: devono inviare una richiesta di adesione via PEC a Invitalia. Una volta abilitati, potranno caricare in un portale dedicato l’elenco dei prodotti che rientrano nella misura.
- Venditori: dal 27 ottobre possono registrarsi nell’area riservata di PagoPA, indicare i punti vendita – fisici o online – e abilitare gli operatori. Al momento dell’acquisto, l’esercente dovrà inserire sul portale il prezzo del prodotto e il codice voucher dell’utente. La piattaforma genererà una “pre-autorizzazione”, che andrà confermata entro le 23:59 dello stesso giorno.
Dopo la vendita e trascorso il periodo utile per i resi, il venditore dovrà caricare la fattura e la dichiarazione di avvenuto ritiro dell’usato. I rimborsi verranno erogati da Invitalia sul conto dedicato comunicato in fase di adesione.




