Cambia la sanità territoriale: assistenza più vicina ai cittadini
| di Redazione
Cambia la medicina di famiglia: addio agli studi isolati con orari rigidi, i nuovi medici entrano in un nuovo modello organizzativo che li vedrà operare in studi associati (Aft – aggregazioni funzionali territoriali) e nelle Case di comunità.
Le linee di indirizzo – racconta Ettore Mautone su Il Mattino di oggi – approvate dalla Conferenza delle Regioni disegnano un sistema a rete: Case di comunità hub, aperte h24 7 giorni su 7, e strutture spoke operative 12 ore al giorno per 6 giorni su 7 (in fase di sottoscrizione in Campania) che sono rappresentate dagli studi associati delle Aft. Saranno garantite visite non differibili, gestione delle cronicità, certificazioni, prescrizioni, supporto all’assistenza domiciliare e l’assistenza a turisti e non residenti.
In Campania il nuovo modello coinvolgerà tutti i 3.150 medici di famiglia, organizzati in 182 Aft (circa 25 per ogni Asl), ciascuna con almeno una sede aperta dalle 8 alle 20. Parallelamente la Regione dovrà aprire 170 Case di comunità hub, distribuite sul territorio e dotate di diagnostica di primo livello e specialisti. L’accordo integrativo regionale, ormai alle battute finali, prevede anche la stabilizzazione di 3.000 infermieri e collaboratori nei prossimi cinque anni e l’ingresso in professione di oltre 700 nuovi medici di medicina generale oggi in formazione o precari. Le nuove linee guida – sottolinea Luigi Sparano, segretario provinciale Fimmg Napoli – puntano a un’assistenza più accessibile e più vicina ai pazienti, articolata dalle 8 alle 20 e integrata con le strutture territoriali.
Previsti inoltre incentivi economici per chi accetterà di lavorare nelle aree rurali, spesso carenti di servizi. La guardia medica, almeno in Campania, resterà per ora invariata nella composizione dei presidi, ma con l’obiettivo di rafforzare il coordinamento con le Case di comunità, i consultori, le farmacie e i servizi sociali.
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