Campania, Nuzzo a De Luca: «I punti nascita nulla c’entravano col piano di rientro»

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Campania, Nuzzo a De Luca: «I punti nascita nulla c’entravano col piano di rientro»

Giampiero Nuzzo interviene sulle recenti dichiarazioni del governatore Vincenzo De Luca riguardo al piano di rientro della Regione Campania:

“Avavo deciso di non commentare la bocciatura, ad Agosto, del piano di rientro della Regione Campania, per evitare che le mie parole potessero essere strumentalizzate politicamente, ma dopo le ennesime dichiarazioni farsa di venerdì del Governatore De Luca, non ho resistito”, dice il Coordinatore di Fratelli d’Italia m.

Lo stesso De Luca “ha annunciato che chiederà la deroga al Ministero dando ragione a chi da mesi lo invitava a farlo come unica soluzione. Benvenuto tra noi Presidente, meglio tardi che mai! Per 5 mesi ci ha ripetuto la filastrocca che la chiusura dei punti nascita fosse la ‘conditio sine qua’ la Regione non potesse uscire dal piano di rientro. Per 5 mesi ci ha parlato di uno scontro tra Governo e Regione e, cosa estremamente grave, ha ‘usato’ i punti nascita come pretesto politico dicendo che senza la loro chiusura, imposta dal Governo, il piano sarebbe stato bocciato ed omettendo colpevolmente che i punti contestati fossero altri. A testimonianza di quanto pretestuosa e non veritiera fosse tale versione è il fatto che ad agosto, nel confronto col ministero della salute, si è presentato con i punti nascita chiusi e comunque il piano di rientro è stato bocciato”.

Nuzzo sottolinea poi: “Ora, senza entrare nel merito della questione e di chi ha ragione o torto sulla liceità o meno della bocciatura, deve essere detto con chiarezza una volta per tutte, perché dimostrato dai fatti che: I PUNTI NASCITA NULLA C’ENTRAVANO COL PIANO DI RIENTRO! Bastava semplicemente leggere con attenzione la legge Balduzzi e vedere che di fronte a questa legge scellerata la Regione aveva due possibilità: tenerli aperti come decisione propria o chiedere una deroga, e che nessuna decisione autonoma potesse prendere il Ministero senza precisa richiesta della Regione! Non bisogna avere un ruolo amministrativo o chissà quali conoscenze per capirlo, ma solo una sufficiente dose di onestà intellettuale”.

“Invece, si è fatto di tutto tranne che chiedere che la Regione presentasse la richiesta di deroga, tra l’altro a maggior ragione dopo che aveva approvato una legge in cui si inseriva la nostra come area disagiata! Questa è la realtà dimostrata dai fatti, al di là di chi la condivide o meno. Tutto questo accade in un territorio in cui tanti sono anestetizzati dall’indifferenza, tanti affetti dalla sindrome di Stoccolma verso il Governatore e tanti, tantissimi parlano senza cognizione dei fatti e delle competenze istituzionali, in buona o in cattiva fede”.

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