Roberto Fico è stato ufficialmente proclamato presidente della Regione Campania al termine della cerimonia che si è svolta presso la Corte d’Appello di Napoli. Un passaggio formale ma dal forte valore politico, che segna l’inizio di una nuova stagione a Palazzo Santa Lucia dopo la fine dell’era De Luca.
Visibilmente emozionato, il neo governatore ha scelto parole nette per indicare la bussola del suo mandato: l’etica pubblica. «È un momento emozionante, grazie alle cittadine e ai cittadini che hanno voluto esprimere un voto netto, che ci dà una grande responsabilità. Tutto quello che dobbiamo fare è seguire, in ogni processo, scelta, nomina, procedimento, il faro dell’etica pubblica, che fa sì che ci sia giustizia sul territorio per tutti e tutte», ha dichiarato Fico nel primo passaggio del suo intervento.
Un messaggio che punta a marcare una discontinuità simbolica e politica con il passato, mettendo al centro i temi della trasparenza, della legalità e dell’inclusione sociale. «Lo faremo in modo chiaro, netto, tranquillo. Dovrà esserci protagonismo importante di tutte le forze politiche. Sono orgoglioso della coalizione che ci ha portati qui», ha aggiunto, rivendicando il carattere plurale dell’alleanza che ha sostenuto la sua corsa alla presidenza.
Nel discorso di Fico c’è anche una forte apertura alla società civile. La nuova amministrazione regionale, ha spiegato, lavorerà «con le forze civiche» e punterà su «una nuova forma di partecipazione, affinché tutti si sentano coinvolti, anche le persone più sole, ai margini, nella nostra società». L’obiettivo dichiarato è quello di costruire politiche pubbliche capaci di tenere insieme giustizia sociale, giustizia ambientale e diritti, allargando il perimetro della rappresentanza istituzionale.
Uno dei nodi più attesi riguarda la formazione della nuova giunta regionale. Anche su questo punto Fico ha scelto la linea della prudenza: nessuna corsa contro il tempo, nessuna scadenza forzata. «Non ci diamo un termine. Dobbiamo lavorare sulla qualità, sul protagonismo anche delle forze politiche. Troveremo l’equilibrio migliore, ma l’equilibrio migliore non è per le forze politiche, è il modello migliore per far sì che i campani siano amministrati al meglio», ha spiegato.
La proclamazione rappresenta solo il primo passo di una fase politica che si annuncia complessa. Sanità, ambiente, lavoro e gestione dei fondi europei saranno i primi banchi di prova del nuovo presidente, che ha già indicato come prioritaria la volontà di tenere per sé la delega alla sanità, a testimonianza della centralità del tema per la sua agenda.


