Capaccio Paestum, l’opposizione critica l’amministrazione sulla TARI
| di Antonio Vuolo
L’opposizione replica alle dichiarazioni dell’amministrazione comunale di Capaccio Paestum in merito alla TARI:
Con la delibera di Giunta Comunale n. 55 del 16.07.2025, l’Amministrazione ha sostanzialmente deciso di rivedere le scadenze delle rate per il pagamento della TARI 2025, prevedendo n. 4 rate di acconto ed una maxi-rata a conguaglio con scadenza al 30.04.2026.
Un primo dato: l’Amministrazione ha finalmente preso atto a distanza di mesi e confermato i dati che erano stati resi pubblici dall’opposizione durante la campagna elettorale. Per la prima volta, quindi, l’Amministrazione in carica ammette: che nei ruoli TARI anni 2020, 2021, 2022 e 2023 approvati dall’Amministrazione Alfieri composta in buona parte dagli attuali Consiglieri Comunali di maggioranza non era stata inserita la quota di inesigibilità media TARI 2020/2023 pari al 37,25%; che la riscossione coattiva ad oggi non consegue risultati apprezzabili; la necessità di garantire l’equilibrio economico finanziario per la copertura integrale del servizio con l’importo complessivo di € 9.251.071,37.
La delibera di giunta però non spiega chi ha determinato questa situazione, chi non ha fatto bene i conti in passato e con quale scopo: incompetenza o consapevole volontà di prendere in giro la cittadinanza per le utilità elettorali del 2024?
Un secondo dato: l’Amministrazione ha deciso semplicemente di prendere tempo, rinviando il problema alla scadenza della maxi – rata di aprile 2026 con la quale, comunque, ad oggi i cittadini dovranno pagare in un sol colpo tutto l’aumento venuto fuori nel 2025. La Giunta Comunale, infatti, ha dato indirizzo all’Ufficio Tributi di recuperare l’evasione e l’elusione del tributo mediante il perseguimento delle morosità ed allargamento della base imponibile, in poche parole scoprendo gli evasori totali e/o parziali.
Si tratta di attività ordinarie, che non necessitavano certo di un atto di indirizzo.
Un terzo dato: dopo aver per l’ennesima volta “scaricato le responsabilità” su un Commissario Prefettizio che non ha fatto altro che prendere atto dello stato disastroso dei conti pubblici del tutto sottovalutato e in buona parte negato dall’Amministrazione in carica durante tutta la campagna elettorale, la Giunta Comunale ha preannunciato l’avvio di una procedura di partenariato pubblico-privato in finanza di progetto denominata “CaPACity” che, se da un lato conferma il totale fallimento delle politiche amministrative pregresse in materia di tributi, dall’altro è prova dell’esigenza di affidarsi all’esterno per il recupero dei tributi facendo ricorso ad uno strumento complesso quello della finanza di progetto, rispetto al quale si ci augura che l’Amministrazione vorrà confrontarsi democraticamente, con trasparenza e vero spirito di collaborazione, in Consiglio Comunale dimostrando che le scelte non vengono decise in stanze chiuse lontane dai consiglieri comunali eletti.
Questa opposizione, nell’attesa degli atti che avrebbero dovuto seguire l’operato del Commissario Prefettizio ad oggi non ancora approvati, sta già lavorando sull’analisi dei dati e degli studi pervenuti da esperti in merito alla vera utilità della finanza di progetto in materia di tributi.
(foto dal web: Paestum Alto Cilento Experience)
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