Capitello ricorda i caduti in divisa: messa nella cappella delle suore per onorare gli uomini della Polizia e dei Vigili del Fuoco
| di Marianna Vallone
«Sono uomini caduti nel servizio, sulle strade e nel loro lavoro. Uomini che tanto hanno fatto per proteggere gli altri, lasciando un segno indelebile nelle comunità che hanno servito». Le parole di don Antonino Savino, pronunciate ieri, hanno risuonato come un’eco nella piccola cappella dell’Istituto San Giuseppe delle Suore Elisabettine Bigie a Capitello di Ispani. Si è scelto di ricordare così, con una messa in suffragio, le vittime della Polizia di Stato e dei Vigili del Fuoco, perché nessuno venga mai dimenticato.
La preghiera e il ricordo si sono concentrati su chi non c’è più, uomini che hanno sacrificato la propria vita per la sicurezza e il bene degli altri: Di Palma Sabatino, Russo Giuseppe, Impieri Massimo, Musci Pietro, De Mattia Antonio, Vita Angelo, Plenzio Michele, Guerriero Gaetano, Derrico Antonio, Petrosino Antonio, Caristia Bartolomeo, Cimmino Antonio, Cesarino Angelo, Di Lorenzo Basilio, Fittipaldi Maurizio, Pellegrino Dante, Giacchi Orazio. Ogni nome è stato pronunciato più volte, per imprimere nella memoria di tutti il loro coraggio e la loro dedizione al lavoro.

Il pomeriggio è iniziato al cimitero di Sapri, con la deposizione dei fiori sulle tombe dei caduti, per poi spostarsi nella cappella di Capitello, dove la comunità si è raccolta in preghiera. Don Nicola Romano ha officiato la celebrazione insieme a don Antonino Savino, accompagnati da molti volti e divise: l’Associazione Nazionale della Polizia di Stato, il comandante della Polizia di Sapri, il vice questore e i Vigili del Fuoco del distaccamento locale, oltre alle famiglie e a tanti cittadini. Dopo la celebrazione, i Vigili del Fuoco hanno guidato un momento formativo, spiegando come comportarsi in caso di emergenze e incendi.
L’iniziativa di don Antonino nasce dall’intento di aiutare le suore dell’Istituto di Capitello che lo scorso agosto hanno vissuto la paura di un incendio che ha interessato un’ala del convento. Così, dalla scorsa settimana sono state avviate iniziative culturali, come la proiezione del film “Gli angeli di Vallebona” del regista Bruno Cariello, e giornate dedicate, come quella di ieri, per valorizzare la struttura come luogo di cultura e riflessione ma anche per contribuire,attraverso libere e volontarie donazioni, alla riparazione dei danni causati dall’incendio.





















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