Castellabate, avvisi di garanzia per sindaco e giunta su bilancio comunale. Spinelli: «Confido nella magistratura»

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Castellabate, avvisi di garanzia per sindaco e giunta su bilancio comunale. Spinelli: «Confido nella magistratura»

Le indagini dei finanzieri della compagnia della guardia di finanza di Agropoli, coordinati dalla procura della Repubblica di Vallo della Lucania, hanno aperto un’indagine sul sindaco di Castellabate, Costabile Spinelli, sulla giunta comunale in carica dal 2013. Ad accendere il focolare, il presunto mancato rispetto di alcune norme previste dal Testo Unico degli enti locali da parte degli amministratori del piccolo comune cilentano in merito all’approvazione del rendiconto per la gestione dell’esercizio finanziario risalente all’anno 2012.

A quanto pare nel mirino della finanza non sono finiti solo sindaco e giunta, ma anche il  revisore unico dei conti dell’ente, il responsabile dell’area IV – economico/finanziaria, il responsabile del servizio finanziario/area economico finanziaria e affari generali dell’ente e il responsabile dell’ufficio tributi.  Dalle indagini, dirette dal procuratore capo della Repubblica del tribunale di Vallo della Lucania, Giancarlo Grippo e dal sostituto procuratore Ivana Niglio, sono scattati avvisi di garanzia ai danni del sindaco, del vice sindaco e dei consiglieri di maggioranza con l’accusa di violazione delle norme del codice penale poichè avrebbero approvato il conto del bilancio dell’esercizio comunale del 2012 senza aver rispettato le norme previste dal Testo Unico e i principi contabili imposti dal patto di stabilità.

«Un’inchiesta che vede l’approvazione del rendiconto dell’esercizio 2012 – dichiara il sindaco di Castellabate, Costabile Spinelli -, che è stato approvato da tutti. Dai consiglieri al responsabile del servizio finanziario. Si tratta – continua Spinelli –  di una delibera approvata dal consiglio con tutti i pareri dei responsabili, compreso quello del revisore unico dei conti e quindi in perfetta linea con quello che dice il Testo Unico. Per questo io sono tranquillo da questo punto di vista e confido nella magistratura. Adesso ci preoccuperemo subito di dare le dovute spiegazioni e ragioni di quanto che è stato fatto nel 2012. La contestazione – spiega –  sta nel capire se il Comune ha rispettato oppure no queste limitazioni dettate per i Comuni che non hanno rispettato il patto di stabilità. Ma ripeto, l’organo che il consiglio comunale ha adottato lo ha  fatto con i pareri di regolarità resi dai responsabili professionisti affiliati che non sono organi del sindaco. Ma sono sicuro che sarà tutto chiarito dalla magistratura, perché – conclude il primo cittadino – su queste cose vigila strettamente il parere dei revisori, dei responsabili finanziari e dell’ufficio tributi».

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