Cava de’ Tirreni affronta giorni di profondo dolore dopo il femminicidio di Anna Tagliaferri, una tragedia che ha scosso l’intera comunità. In segno di lutto, il sindaco Vincenzo Servalli, con ordinanza n. 394 del 22 dicembre 2025, ha disposto la sospensione delle attività spettacolari e musicali fino al 24 dicembre, compresi i tradizionali aperitivi musicali che accompagnano la Vigilia di Natale.
Un provvedimento adottato per esprimere il cordoglio istituzionale e il rispetto verso la vittima e i suoi familiari, ma che ha immediatamente acceso il dibattito cittadino. Sui social network l’opinione pubblica appare nettamente divisa.
Da un lato, molti cittadini sostengono la scelta del sindaco, ritenendola un segnale forte e doveroso di fronte a un crimine che impone silenzio, riflessione e rispetto. «Giusta decisione», scrivono alcuni utenti, sottolineando l’importanza di un gesto simbolico contro la violenza sulle donne.
Dall’altro lato, non mancano commenti critici, soprattutto chi si schiera a difesa di esercenti e lavoratori del settore commerciale e turistico. In molti ribadiscono il massimo rispetto per Anna Tagliaferri e per il dolore della sua famiglia, ma giudicano l’ordinanza eccessivamente penalizzante per la città. «Un giorno di lutto sarebbe stato giusto – si legge in diversi post – ma sospendere tutto fino alla Vigilia significa mettere in difficoltà chi lavora proprio nel periodo più importante dell’anno».
Ma in mezzo al dolore e alle polemiche, resta una certezza condivisa: il femminicidio di Anna Tagliaferri ha lasciato un segno profondo, che va oltre le ordinanze e interpella tutta la città.
