Dalla notte brillante contro la Juventus all’opaca prestazione europea. Il Napoli inciampa a Lisbona e perde 2-0 contro il Benfica di José Mourinho, un ko che riapre i giochi nel girone e rimette in discussione la qualificazione ai play off.
La squadra di Antonio Conte, lontana parente di quella vista pochi giorni fa in campionato, appare sin dal fischio d’inizio poco reattiva, poco intensa e senza lo spirito combattivo mostrato contro i bianconeri. Una frenata pesante non solo per il risultato, ma soprattutto per l’atteggiamento.
Un avvio da incubo
L’approccio degli azzurri è molle e disordinato. Il Benfica ne approfitta immediatamente, costruendo due nitide occasioni nei primi venti minuti. Prima Ivanovic sfonda la linea difensiva e si presenta davanti a Milinkovic-Savic, che riesce a salvarsi con un intervento provvidenziale. Poi è lo stesso portiere partenopeo a rischiare grosso regalando il pallone ad Aursnes, che però spreca tutto calciando fuori.
Il vantaggio portoghese arriva comunque al 19’, con una punta di fortuna. Su un cross dalla sinistra McTominay incorna, la palla carambola su Ivanovic e diventa un assist involontario per Rios, che deve solo appoggiare in rete da pochi passi.
La reazione c’è, ma non basta
Dopo il gol subito, il Napoli prova ad alzare il baricentro. Di Lorenzo sfiora il pareggio di testa, Neres dà vivacità alla manovra offensiva e Hojlund prima, McTominay poi, ci provano senza trovare lo specchio. Nonostante un finale di tempo più convincente, gli azzurri rientrano negli spogliatoi sotto di una rete.
Il raddoppio che taglia le gambe
Conte prova a cambiare l’inerzia della partita inserendo Politano e Spinazzola a inizio ripresa, ma la scossa non arriva. Anzi, dopo appena quattro minuti il Benfica colpisce ancora: azione rapida sulla destra, Rios mette in mezzo un rasoterra e Barreiro, con un tacco improvviso, anticipa Rrahmani e firma il 2-0.
Il resto del match è un monologo sterile del Napoli, che attacca senza trovare spazi e senza la lucidità necessaria per riaprire la gara.
Situazione nel girone
Nonostante la battuta d’arresto, il Napoli resta al 23º posto della classifica generale, l’ultimo valido per accedere ai play off, ma ora dovrà giocarsi tutto nelle ultime due partite: la trasferta di Copenaghen e la sfida casalinga con il Chelsea.
La qualificazione non è compromessa, ma servirà un Napoli molto diverso da quello visto a Lisbona: più determinato, più aggressivo e soprattutto più simile alla squadra che ha saputo travolgere la Juventus.


