Cilento, fu accusato di violenza minorile e rinchiuso in carcere: è innocente

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Cilento, fu accusato di violenza minorile e rinchiuso in carcere: è innocente

Non c’è stato alcun tentativo di violenza sessuale sulla minorenne. Francesco Rizzo 37 originario di Cetraro in provincia di Cosenza ma da tempo residente a Vallo della Lucania, è stato assolto perché «il fatto non sussiste». La sentenza è stata emessa giovedì dal tribunale di Vallo con il collegio giudicante presieduto dal giudice Tringali e composto dai giudici a latere Setta e Imperiale. Il pm Spedalieri, a conclusione del dibattimento, aveva chiesto la condanna a 5 anni per tentata violenza sessuale e porto abusivo di arma. Gli avvocati Franco Maldonato e Massimiliano De Vita, legali di Rizzo, in aula hanno dimostrato l’inattendibilità delle dichiarazioni rese dalla minorenne.

I fatti risalgono alla fine del 2018, la ragazzina di Vallo rientrando a casa racconta alla mamma di essere stata bloccata dall’uomo armato di un coltellino, poi avrebbe aggiunto che lo stesso, sotto la minaccia del coltellino, voleva costringerla a subire atti sessuali. La minorenne, difesa dall’avvocato Antonella Palladino, sarebbe riuscita a liberarsi durante il tentativo di violenza approfittando di un momento di distrazione dell’uomo impegnato ad abbassarsi i pantaloni. L’episodio si sarebbe consumato in via Zaccaria Pinto a pochi passi dal centro, nei pressi della stazione dei pullman.

Per ben quattro volte sia il tribunale di Vallo che il tribunale del Riesame avevano respinto la richiesta di scarcerazione avanzata dai legali della difesa. La prima denuncia della ragazza risale al 26 settembre del 2018, poi integrata nel mese di novembre, a quanti pare dopo una lezione a scuola sulla violenza di genere. Per Rizzo il 9 febbraio dello scorso anno scatto l’arresto e si aprirono le porte del carcere di Vallo. Ieri per il 37enne è arrivata la sentenza di assoluzione. Oltre un anno di detenzione.


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