Cilento, chiude ufficio postale. Sindaco: «Lunedì sopralluogo dirigenti per trasferirlo in nuovo locale»

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Cilento, chiude ufficio postale. Sindaco: «Lunedì sopralluogo dirigenti per trasferirlo in nuovo locale»

Il 27 novembre l’ufficio postale di Omignano Scalo chiuderà. Dietro questa notevole decisione non appare ancora chiara la motivazione. Per il momento l’unica cosa che sembra essere certa è che l’ufficio postale è stato ‘costretto’ allo sfratto, poiché il proprietario dei locali dove appunto l’ufficio era in affitto, ha affermato di dover eseguire alcuni lavori di adeguamento all’interno dei locali.  «In merito alle notizie sull’annunciata chiusura dell’ufficio postale di Omignano Scalo – dichiara il sindaco di Omignano Scalo Emanuele Malatesta -, si comunica che sia il Comune di Salento che il Comune di Omignano, nella persona dei rispettivi sindaci, hanno preso immediatamente contatti con i dirigenti provinciali e regionali di poste italiane s.p.a. iniziati e proseguiti appena saputo dello sfratto dai locali dove la filiale aveva operato per anni. Alla dirigenza di poste Italiane – spiega Malatesta – i Sindaci di Omignano e Salento hanno manifestato anche la contrarietà alla chiusura temporanea, ed hanno comunicato la disponibilità di locali per il trasferimento dell’ufficio sfrattato. Al momento è al vaglio con l’ente poste la disponibilità manifestata ad allocare la filiale nel fabbricato di proprietà del Comune di Salento sito tra il bivio di Orria ed il distributore di benzina. Lunedì prossimo – continua –  è già fissato un sopralluogo dei funzionari di poste italiane per concordare il da farsi al fine di rendere immediatamente utilizzabili tali locali. Nell’attesa del loro approntamento verrà comunque installato un ufficio mobile, probabilmente nei pressi del campetto di calcio di ‘Fasana’. I sindaci di Omignano e Salento – aggiunge in conclusione – difenderanno con tutti i mezzi la permanenza dell’ufficio postale che, attualmente, serve una popolazione che va ben oltre la popolazione residente nei due comuni confinanti, tanto da collocarsi tra le filiali del Cilento più prolifiche».

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