Il percorso dell’aeroporto di Salerno Costa d’Amalfi e del Cilento entra in una fase politicamente sensibile, nella quale l’entusiasmo del lancio si confronta con i primi dati reali di traffico e con la necessità di una verifica sulle scelte compiute. I segnali di rallentamento dei flussi, in controtendenza rispetto ai risultati iniziali, hanno spinto il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ad aprire un confronto con Enac e Gesac, chiamando in causa governance, strategie di sviluppo e ruolo dello scalo nel sistema aeroportuale campano e del Mezzogiorno.
«L’aeroporto di Salerno rappresenta un’infrastruttura fondamentale per lo sviluppo della Campania. Per questo, come MIT abbiamo investito nella riapertura dello scalo, nel suo potenziamento infrastrutturale e conseguente promozione turistica, anche attraverso il cambio di denominazione al fine di ricomprendere la Costa cilentana unitamente a quella amalfitana. Alla luce delle recenti criticità dello scalo, che sta registrando una diminuzione dei flussi in controtendenza rispetto ai positivi risultati iniziali, abbiamo convocato una riunione di confronto con Enac, Gesac e le strutture ministeriali competenti per il prossimo 20 gennaio. Sarà l’occasione per esaminare l’andamento e le previsioni di traffico dello scalo, le prospettive di crescita e le soluzioni da adottare per garantire la piena efficienza di un aeroporto strategico per la Campania e per l’intero Sud.» Lo rendono noto, in un comunicato congiunto, i sottosegretari di Stato al MIT Tullio Ferrante e Antonio Iannone.


